Il patto italo-francese investe nella cultura: scambi culturali e servizio civile unificato

Tra le proposte originali: un “Grand Tour” degli artisti ed il lancio di una piattaforma per la diffusione di film coprodotti.
patto italo-francese
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Patto italo-francese: dalla sicurezza alla cultura, dai trasporti all’ecologia, Francia e Italia si impegnano a “strutturare la loro relazione” dentro una cornice solenne e istituzionale.

Il modello a cui si ispira è il trattato franco-tedesco dell’Eliseo che firmarono De Gaulle e Adenauer quasi sessant’anni fa, poi aggiornato nel 2019 ad Aquisgrana. Fu proprio col trattato di cooperazione franco-tedesca di Aquisgrana, infatti, che la Francia del presidente Emmanuel Macron e la Germania della cancelliera Angela Merkel, ristabilirono una cooperazione tra i due stati.

Per quanto riguarda il patto con il nostro Paese, la Francia ci tiene però ad evidenziarne sostanziali differenze. Da Parigi infatti si evitano paragoni. “Con la Germania c’era la necessità di una riconciliazione mentre con l’Italia c’è una prossimità forte e un’eredità culturale comune”.

Una parte importante del trattato è dedicata agli scambi culturali. Le due nazioni mirano ad incentivare l’insegnamento delle rispettive lingue ed anche a creare un servizio civile unificato per i giovani.

Tra le proposte originali del patto italo-francese: un “Grand Tour” degli artisti ed il lancio di una piattaforma per la diffusione di film co-prodotti.

Grand Tour

Il Grand Tour era un lungo viaggio nell’Europa continentale. Durante il Grand Tour, i giovani imparavano a conoscere la politica, la cultura, l’arte e le antichità dei paesi europei e solitamente aveva una durata non definita. Durante il XIX secolo la maggior parte dei giovani istruiti fece il Grand Tour. Più tardi questo viaggio divenne alla moda anche per le giovani donne. 

Il termine turismo e più in generale il fenomeno dei viaggi turistici odierni come cultura di massa ebbero origine proprio dal Grand Tour.

Studiare e Lavorare in Francia: 5 Buoni motivi per partire. La guida di Corriereuniv.it

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