“Pochi soldi per le borse di studio”: botta e risposta tra la Statale di Milano e il Mur

La neorettrice Marina Brambilla lamenta una carenza di fondi per poter garantire il diritto allo studio degli studenti di fascia media. “Governo e Regione devono fare di più”. Immediata la replica del Ministero dell’Università: “L’ateneo in tre anni ha ricevuto quasi 900 milioni di euro”.

La Statale di Milano batte cassa e il Ministero risponde per le rime: scenario dello scontro è l’ammontare delle risorse a disposizione dell’ateneo lombardo e i fondi necessari per garantire borse di studio per gli studenti. A innescare la miccia è stato oggi l’intervento della neorettrice Marina Brambilla che, intervenendo all’evento “Direzione Nord – Road to Europe” nella sede di Assolombarda, ha parlato della necessità di avere più risorse a disposizione per garantire l’estensione del diritto allo studio a più studenti possibili.

“Il diritto allo studio ci permette oggi di avere il 31% dei nostri iscritti nella no tax area, di avere tanti studenti nelle nostre residenze a 250 euro perché i nostri 1.200 posti hanno questo costo per lo studente. Ma c’è chi si trova nella fascia media, ossia coloro che sono subito sopra i limiti Isee di 24.000 euro, che fa fatica e secondo me ci deve essere un’attenzione della politica su questo per aiutarci – ha detto la neorettrice della Statale – Noi attraiamo gli studenti che riescono a rimanere nell’ambito del diritto allo studio ma abbiamo una fascia media su cui dobbiamo lavorare, per trovare un equilibrio, altrimenti rischiamo di perdere questi studenti. Questo rappresenta un problema per la città perché il rischio è di perdere quei ragazzi che sono attratti dall’università milanese e lombarda ma poi scelgono altri atenei”.

Un problema che secondo la rettrice Brambilla riguarda anche il settore della ricerca. “Nel bando per i dottori di ricerca, dove noi avevamo molti posti, sappiamo che sono state scelte sedi meno costose a livello abitativo, perché la borsa di dottorato è tale, diciamo deve essere assorbita dal costo abitativo. La soluzione può dunque essere quella di un sodalizio tra pubblico e privato, ma Regione e governo in questo devono dare una mano”.

Immediata la replica del Ministero dell’Università che in una nota ha voluto elencare l’ammontare dei finanziamenti incassati dalla Statale di Milano. Oer il triennio 2021-2023, il Mur ha assegnato all’Università statale di Milano stanziamenti pari a 896.160.067 euro del Fondo per il finanziamento ordinario delle università. Con un incremento dal primo al secondo anno del 4,076 per cento (+ 11.612.331 euro) e dal secondo al terzo anno del 6,188 per cento (+ 18.345.826 euro), ovvero un aumento complessivo dal primo al terzo anno pari al 10,517 per cento (+ 29.958.157) – si legge nella nota del Miur – Inoltre, l’ateneo meneghino ha ricevuto ulteriori finanziamenti per i dipartimenti di eccellenza 2023-2027 (96,4 milioni di euro), la programmazione triennale 2021-2023 (13,1 milioni di euro) e l’edilizia universitaria 2019-2033 (17 milioni di euro). E ancora, con legge bilancio 2024 (art 1. Co. 277, L. 213/2023, allegato V) sono stati destinati all’Università statale di Milano altri 80 milioni di euro, a valere nel periodo 2024-2027, per la realizzazione del Campus scientifico in MIND – Milano Innovation District nell’ex sito EXPO 2015”.

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