“Il CUDM è quello che per ingraziarsi il docente, viene il giorno dell’esame con la maglia della squadra del cuore del prof.”.
Di chi stiamo parlando? E’ “Il collega universitario di merda“- il parassita universitario presente in tutte le aule degli atenei italiani. Si sospetta che la specie esista anche in altri Paesi, ma per ora l’Italia sembra essere in prima fila nella lotta al CUDM.
La ricerca va avanti.
Le denunce sull’omonima pagina Facebook sono tantissime- molte delle quali anonime- forse per evitare ‘possibili ritorsioni’. A seguire le vicende del CUDM sono ben 24.674 studenti.
Dopo il successo della pagina “Il coinquilino di merda”, la saga continua.
Il ritratto del collega universitario tipo si fa sempre più chiaro: è taccagno, alla festa della sua laurea fa pagare il conto ai colleghi, copia appunti e risposte dei test, è invidioso, irriverente e ossessivo.
“Il CUDM è quello che dopo la prima settimana di lezioni non si ripresenta più in facoltà (perché sta a casa a sfasciarsi di cannoni) fino ad un mese dall’esame quando con gli occhi da Bambi ti implora di dargli i tuoi appunti (che non rivedrai mai più e che non studierà). All’esame copia a destra e a manca, falsifica le ore di tirocinio e inesorabilmente prenderà la laurea prima di te! Alla faccia tua che hai sempre frequentato e studiato”, spiega qualcuno.
A sorpresa, gli “esemplari” di CUDM al femminile non mancano.
“La collega universitaria di merda è quella che, mentre stai ascoltando una lezione noiosissima, prende la foto del professore da google, la apre con paint e inizia a modificare il suo volto a suo piacimento, aggiungendo particolari come il naso rosso da pagliaccio e il cappellino da pompiere”.
O peggio: “Trova il modo di farti pesare il fatto che tu abbia fatto una scuola professionale e non un liceo“, “Sei nello stesso reparto, la sostieni quando muore un paziente perché la vedi in stato di shock evidente, poi, però, finito il tirocinio, non ti considera più“.
AZ