Il complotto per far vincere Angelina Mango non convince. Il prossimo Festival? Si può sempre fare meglio

Ultimo appuntamento con le nostre pagelle sanremesi. Fiorello re Mida al contrario quando arriva in Liguria. Le polemiche sul risultato finale rispecchiano la sindrome dei poteri forti che affligge gli italiani dall’alba dei tempi.

Fiorello: 5,5

Sanremo è la sua maledizione. Lo showman che in tv trasforma in oro tutto quello che tocca (dai tempi del Karaoke di Italia Uno fino a VivaRai2) non riesce proprio a trionfare nella città dei fiori. L’ultima serata che lo vede finalmente protagonista e una settima con incursioni più o meno riuscite non riescono lo stesso a cancellare l’agghiacciante momento trash del balletto del qua qua con John Travolta. E anche se, alla fine, non è stata di certo colpa sua, mediaticamente la responsabilità di quanto è successo alla fine è ricaduta su di lui. Un consiglio Fiore: non ci provare più.

Le polemiche sulla classifica: 3

In Italia, storicamente, non c’è voto (che sia in un’assemblea di condominio o in Parlamento) che non vada incontro a polemiche furenti. Ci sono quelli che contestano il metodo, quelli che hanno obiezioni sul merito, quelli che sarebbe meglio così perché altrimenti si falsa tutto, e così fino all’infinito e oltre. Che colpa ne ha il povero Geolier se il 60% del pubblico da casa lo ha votato? Davvero credete che l’interland napoletano (e non solo) si sia mobilitato con l’acquisto sfrenato di schede SIM per supportare uno dei suoi tanti cantanti? Davvero credete che ci sia un complotto contro Napoli di giornalisti e radio che hanno preferito a lui Angelina Mango? Anche perché, come hanno dimostrato le precedenti edizioni, le canzoni che escono trionfanti dal palco dell’Ariston non sono quasi mai quelle che poi lo vincono per davvero Sanremo.

Il Festival che verrà: 6- (di incoraggiamento)

Adesso che l’era Amadeus è finita, che fare? In questi cinque anni uno dei meriti che ha avuto il presentatore ex disc jockey è quella di essere riuscito a presentare delle canzoni in grado di intercettare l’interesse anche delle nuove (e nuovissime) generazioni. Si può discutere mille secoli sul fatto che la musica sanremese sia realmente rappresentativa di quella italiana ma sarebbe un dibattito da bar che non avrebbe mai un approdo logico. Toccherà al prossimo conduttore e direttore artistico scegliere se continuare su questa strada oppure no. I dati d’ascolto dicono che questa via sembra essere quella più redditizia (ieri oltre il 74% di share) visto che nonostante le poche e sporadiche polemiche gran parte degli italiani si è ritrovata ancora riunita davanti alla tv a vedere come andava a finire. Certo, il tiro si può aggiustare sempre, magari coinvolgendo più artisti storici di peso e cantautori che, adesso che al Festival si fa musica, hanno sempre meno voglia di sentirsi esclusi.

LEGGI ANCHE:

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Angelina commuove, Geolier stupisce: la serata delle cover finisce tra i fischi. Ma a perdere è il pubblico dell'Ariston

Next Article

Spray al peperoncino all’interno di una scuola nel Veronese: cinque studenti intossicati

Related Posts