Tumori, una nuova proteina utile alle cure

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Individuata, grazie alla ricerca italiana, una delle proteina ‘chiave’ coinvolte nella formazione dei tumori. Lo studio, condotto dal Dipartimento di bioscienze dell’universita’ degli Studi di Milano, e’ pubblicato su ‘Molecular Cell’. La proteina scoperta e’ quella che guida il meccanismo di riparazione degli errori nella replicazione del Dna, alterazione associata allo sviluppo di vari tipi di cancro. La formazione di tessuti e organi, quindi dell’intero organismo, a partire da un’unica cellula uovo fecondata prevede la completa duplicazione dell’informazione genetica contenuta nel suo Dna, che viene poi trasmessa in maniera fedele alle cellule figlie. Affinche’ questo avvenga con successo, il processo di copiatura del Dna deve essere estremamente preciso.

Per garantire questa precisione esiste un meccanismo di riparazione degli errori, chiamato Mmr, che li identifica e li corregge. Alterazioni del Mmr causano una predisposizione genetica allo sviluppo di alcuni tumori, fra cui una forma di cancro all’intestino (Hereditary Non Polyposis Colon Cancer, Hnpcc). I ricercatori milanesi, usando cellule umane e di lievito, hanno identificato un meccanismo che indica al Mmr come riparare l’errore. Un ruolo centrale in questo processo e’ svolto da una proteina chiamata ‘Rnasi H2′, che taglia il Dna nelle vicinanze dell’errore per consentire al Mmr di rimuovere l’informazione sbagliata e sostituirla con quella corretta.

Questa scoperta – spiega l’ateneo Statale in una nota – potrebbe avere un impatto importante per la ricerca di nuovi farmaci antitumorali e per lo sviluppo di nuove strategie chemioterapiche. Ma il lavoro sembra aprire prospettive anche in una seconda direzione. Il cattivo funzionamento di Rnasi H2 causa infatti la sindrome di Aicardi-Goutie’res (Ags), malattia genetica di cui non si conosce ancora il meccanismo patogenetico. Ulteriori studi potrebbero verificare se il processo identificato dagli scienziati meneghini sia connesso con l’insorgenza di Ags. Il team di autori, coordinato da Marco Muzi Falconi, Paolo Plevani e Federico Lazzaro, e finanziato da Associazione italiana per la ricerca sul cancro, Telethon e Miur, ha collaborato con l’universita’ di Zurigo.

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