Sale la tensione politica negli atenei italiani. Ieri mattina due militanti di Azione universitaria sono stati aggrediti mentre era in corso di svolgimento un banchetto elettorale al polo San Rossore dell’Università di Pisa. A denunciarlo sono stati Annalisa Maggi, dirigente di Azione universitaria, e Gregorio Banti, responsabile di ateneo del movimento giovanile.
“Come loro solito, con violenza volevano impedirci di fare campagna elettorale – hanno detto i due rappresentanti indicando come responsabili dell’aggressione alcuni giovani che orbitano attorno alla galassia dei centri sociali pisani – ma se pensano di intimorirci hanno proprio sbagliato: noi andremo avanti più forti di prima. Non saranno certo pseudo studenti che all’Università tutto fanno fuorché studiare a intimorirci. Speriamo che le altre associazioni universitarie condannino inequivocabilmente il gesto”.
Probabile che si sia trattato di una vera e propria aggressione organizzata: secondo alcune testimonianze ad aggredire i due giovani di Azione universitaria sarebbero stati in dieci. “I soliti noti dei centri sociali continuano indisturbati a usare violenza contro chiunque non la pensi come loro. Adesso basta. Non è tollerabile questo clima di vera e propria violenza nelle Università – concludono Nicola D’Ambrosio, presidente di Azione universitaria, e Matteo Zoppini, membro dell’esecutivo nazionale – alimentato sempre e solo dai soliti collettivi. Intervenga il rettore con parole di condanna nette e inequivocabili e allontani i violenti dell’università. Fuori i centri sociali dalle università”.
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