30 ottobre: Aung San Suu Kyi all’Alma Mater di Bologna per una laurea honoris causa

 

Aung San Suu Kyi

 

Aung San Suu Kyi all’Alma Mater di Bologna – L’attivista birmana arriverà in Italia per ricevere il titolo onorifico in Filosofia conferitole dall’Ateneo bolognese. Si tratta del primo viaggio nel nostro paese per la leader politica costretta agli arresti domiciliari per 22 anni

 

Aung San Suu Kyi sarà a Bologna il prossimo 30 ottobre per ricevere la laurea Honoris causa conferitale dall’Università Alma Mater. L’attivista politica birmana, premio Nobel per la Pace nel 1991, sarà insignita della Laurea in Filosofia; prima di lei, nel 2011, l’Ateneo emiliano aveva conferito il titolo onorifico in Relazioni Internazionali al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Siamo fieri di consegnare la laurea a una donna militante, che ha dedicato la sua vita ai diritti umani e ha fondato la sua politica sul pensiero e gli aspetti spirituali dell’esistenza – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi – è una delle figure più rappresentative del nostro tempo”.

La cerimonia verrà celebrata in forma medievale nell’Aula Magna dell’Alma Mater. Ingenti le misure di sicurezza per garantire l’incolumità di Aung San Suu Kyi tuttavia verranno allestiti dei maxischermi al di fuori dell’aula per consentire a tutti coloro che vorranno intervenire di vedere e ascoltare le parole dell’attivista asiatica.

L’arrivo in Italia di Aung San Suu Kyi è un fatto davvero straordinario: basti pensare che la leader birmana ha potuto lasciare il suo paese per venire in Europa solo lo scorso anno (occasione in cui ritirò il premio Nobel conferitole 21 anni prima). Nel 1988, quando torno in Birmania dopo i suoi studi ad Oxford, fu arrestata dal governo militare allora insediatosi. Riuscì comunque a fondare un movimento politico e a vincere le elezioni del 1990, ma il risultato del voto popolare venne cancellato e Suu Kyi nuovamente ridotta agli arresti domiciliari fino al 2010. Ora il viaggio a Bologna per ritirare l’onorificenza che le ha dedicato l’Alma Mater per poi tornare in Myanmar (l’attuale nome della vecchia Birmania) per continuare la campagna politica che la porterà alle elezioni del 2015.

 

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