Verso la Maturità, prof.ssa Rizzo del Palumbo di Brindisi: "Usare sia didattica a distanza che in presenza per mancanza spazi"

A settembre si tornerà in classe, con meno ore e con il medico a scuola. L’interrogativo sulla ripartenza è stato sciolto dai membri del comitato voluto dalla ministra Lucia Azzolina che ieri ha consegnato a viale Trastevere l’atteso rapporto.

Riduzione dell’unità oraria fino a un minimo di 40 minuti“, l’incremento dell’organico dei docenti solo per il prossimo anno “fino al 10-15 per cento”, circa 100 mila insegnanti in più; “la rivisitazione dei nuclei essenziali delle discipline”, cioè dei programmi.

Inoltre, la proposta di reintrodurre il medico scolastico e di non accantonare l’esperienza della didattica a distanza perché “potrebbe tornare la necessità di farvi ricorso”.

L’idea della task force guidata dal prof. Patrizio Bianchi è una vera e propria riforma della scuola, con una riduzione dell’orario annuale obbligatorio “fino ad un massimo del 20 per cento”. Per le scuole medie e superiori la proposta è di dividere in una parte “formale”, cioè “fatta di lezioni e attività dei docenti secondo le forme note e usuali” e una “informale” con “attività e percorsi che nascano da patti educativi di comunità” in contesti oltre la scuola.

Il comitato specifica che rivisitare il curriculum tradizionale non sarà necessariamente una perdita in termini di competenze, perché andranno previste attività “di arricchimento e approfondimento” fuori dall’aula. Saranno comunque i presidi a decidere come organizzarsi se la proposta verrà accolta da viale Trastevere.

“La ministra è stata molto criticata per il fatto di voler dividere la didattica a distanza e quella in presenza, eppure questa sarebbe l’unica opzione possibile perché gli spazi nelle scuole non sono sufficienti per rispettare le distanze”, afferma la prof.ssa Carmela Rizzo, vicepreside del liceo Palumbo di Brindisi.

“Nella nostra scuola, poi, ma non credo sarà l’unica, avremo un problema di trasporti: molti studenti sono pendolari e i mezzi pubblici sono insufficienti a garantire un regolare servizio con il rispetto delle distanze”.

Il liceo pugliese è stato all’avanguardia durante l’emergenza per l’offerta didattica dedicata agli studenti: “Abbiamo previsto fin da subito la prosecuzione dello sportello didattico, una sorta di lezione personale per gruppi di studenti o singoli a carico della scuola”.

Il primo appuntamento con l’esame di maturità avverrà all’inizio della prossima settimana: “Sono state attivate le comunicazioni per indicare i temi per gli elaborati da consegnare entro il 13 giugno”. La “tesina”, abolita lo scorso anno, è tornata come sostituta dell’esame scritto.

“I docenti hanno dato disponibilità per chiarire ogni dubbio anche fuori dall’orario lavorativo ordinario. – afferma la docente – Gli studenti non devono sentirsi soli: dobbiamo dare loro la sicurezza di essere accompagnati fino all’esame”.

Quando gli chiediamo qualche consiglio per arrivare preparati al fatidico 17 giugno la risposta è delle più chiare e semplici: “Studiate!”

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