I Ferragnez ne escono con le ossa rotte, le canzoni dureranno fino all’estate: pagella finale al Festival delle polemiche

E anche la 73esima edizione della kermesse sanremese va in archivio tra colpi di scena studiati a tavolino e protagonisti inaspettati. Ecco i voti definitivi.

I Ferragnez: 3

Doveva essere il Festival della loro consacrazione, forse più importante anche della fiction che ne ha svelato la giornate fatta di selfie, sedute dallo psicologo e scorribande in monopattino in una Milano deserta causa pandemia. Alla fine, però, la coppia più cliccata del web ne esce con le ossa rotte: Chiara incapace di ritagliarsi uno spazio autonomo e autorevole (alzi la mano chi ha capito quale sia stato il suo contributo allo spettacolo sanremese, a parte per l’impennata di follower sul profilo Instagram di Amadeus), Federico risucchiato dal suo ego smisurato che lo ha portato a creare casi da interrogazione parlamentare ad ogni alzata di sopracciglia. Prendetevi una pausa.

Le canzoni: 6,5

Come succede ad ogni Festival più le ascolti, più le canzoni cantate dal palco dell’Ariston piacciono sempre di più. E non solo quella di Mengoni che ha surclassato a mani basse la concorrenza tracciando un solco (soprattutto al televoto) incolmabile con tutte le altre. Madame, Lazza, Elodie, Cugini di Campagna sono motivetti destinati ad arrivare fino all’estate e magari oltre. Le scommesse sono aperte.

Le polemiche: 8

Cosa sarebbe il Festival senza polemiche? Un po’ come il mondo senza quella crema spalmabile alla nocciola che piace a tutti tranne che ai dietologi. Aveva cominciato Blanco con l’antitesi di “Grazie dei fior”, ha finito “L’ultimo bacio” tra Fedez e Rosa Chemical. Alla fine il dubbio è sempre lo stesso dai tempi di Cavallo Pazzo e Pippo Baudo: tutto vero o tutto preparato? Chi segue Sanremo da vicino giura che niente su quel palco può e deve essere improvvisato. Il che fa supporre che indignazioni postume siano del tutto pianificate a tavolino o al massimo messe ampiamente in conto. E’ spettacolo bellezza!

Il Festival: 10

Tutti lo odiano e dicono di non guardalo. Fa figo snobbarlo e sostenere di non aver dato un’occhiata nemmeno di sfuggita a canzoni e cantanti. Ma alla fine tutti ne parlano, anche inconsapevolmente. L’Italia quando c’è Sanremo si ferma per quasi una settimana, dimenticandosi di tutto il resto. Non sappiamo se al mondo esiste un fenomeno massmediatico del genere. Il Festival è come il Natale: quando arriva, arriva! E l’esplosione dei social non ha fatto altro che amplificare il suo potere ipnotizzante. E per questo chiudiamo con un invito: non svegliateci!

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