Conversazioni tra le stelle

Il 3 aprile 1973 fu il giorno della svolta in tutti i settori del mercato. Il telefono cellulare fu inventato da un uomo che ha segnato un forte passo in avanti nel mondo del progresso e della tecnologia: Martin Cooper diede vita a questo strumento perché voleva realizzare il sistema di comunicazione usato dall’equipaggio di Star Trek nella prima serie della fiction fantascientifica.
Dalla sua comparsa il telefono cellulare – o quello che molti chiamano telefonino – ha avuto una serie di passaggi innovativi attraverso tre diversi sistemi di funzionamento principali passando da modelli elementari come quelli di I generazione i cosiddetti TACS, estendendosi poi ai GSM, GPRS, EDGE fino ad arrivare oggi ai modelli di terza generazione: UMTS.
Gli UMTS danno la possibilità di effettuare videochiamate, videoconferenze, di scegliere il proprio programma televisivo preferito e vederlo ovunque ci si trovi premendo solo un semplice tasto. Si ha la possibilità di ascoltare musica in formato MP3, effettuare connessioni ad Internet, controllare la propria casella di posta o scambiare tramite Bluetooth e connessioni ad infrarosso sms, mms, foto e video.
Il telefonino sta diventando con gli anni un minicomputer tascabile da portare e usare ovunque. Proprio per questo motivo una circolare del ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni (marzo 2007) ha vietato l’utilizzo del cellulare nelle scuole durante le ore di lezione. Ma non finisce qui. Sicuramente tutti noi, ricorderemo il film di Steven Spielberg, in cui ET l’extraterrestre pronuncia la famosa frase “E-T te-le-fo-no ca-sa”; in un futuro non troppo lontano questo progetto potrebbe essere realisticamente attuabile.
La NASA, infatti, lancerà il servizio di telefonia mobile sulla Luna più o meno nel 2012. Il sistema MoonLite collegherà gli astronauti, la base lunare e la Terra via satellite. Mancano circa quattro anni prima che arrivi il giorno del lancio e quindi molte cose possono ancora cambiare.
Finizia Amitrano (Napoli – Università degli Studi “Federico II”)

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