Concorsi, errori anche nei quiz per i docenti STEM. “Ci saranno una valanga di ricorsi”

Dopo il flop e le polemiche per la selezione per le scuole secondarie di primo e secondo grado, anche per le procedure per le cattedre STEM presenterebbero diverse incongruenze. “In una domanda tutte le soluzioni proposte erano sbagliate”. Ministero di nuovo nella bufera.

Non c’è pace per i concorsi della scuola. Dopo le polemiche relative alle prove per la scuola secondaria che si sono svolte nelle scorse settimane, arrivano segnalazioni di errori alle domande relative alla prova scritta del concorso STEM, valido per ottenere la cattedra di ruolo come insegnanti di matematica e scienze. In particolare, al termine del turno pomeridiano del concorso che si è svolto nella giornata di ieri in tutta Italia, sono giunte diverse segnalazioni che riguarderebbero errori nelle domande presenti nella prova.

In ben due quesiti, infatti, tutte e quattro le risposte presenti nel quiz – alle quali si poteva rispondere per via telematica selezionandone soltanto una – accusano alcuni candidati parlando che hanno segnalato gli errori all’agenzia di stampa Ansa – erano sbagliate. In una domanda tutte e quattro le risposte erano errate, mentre in un’altra addirittura tre su quattro erano giuste. Se gli errori fossero verificati, gli aspiranti concorrenti sarebbero partiti con ben due domande in meno che avrebbero fortemente condizionato il superamento della prova scritta. Le domande sono 50, due punti vanno ad ogni domanda e il punteggio minimo per accedere alla prova orale è di 70, ma la valutazione è viziata da due errori che costano ben 4 punti a concorrente.

Sono così partite mail di protesta segnalando l’accaduto già dalla serata di ieri, “ma finora dal Ministero dell’Istruzione nessuno ha dato spiegazioni su come si intenderà procedere”, lamentano alcuni concorrenti. “Sono fuori dalla graduatoria per una sola domanda errata – segnala Maria, 33 anni, che ha partecipato al concorso ieri – ma, alla luce dei fatti, dovrei essere reintegrata perché, per forza di cose, ho fatto ben due errori che non avrei commesso se avessi avuto la possibilità di selezionare la domanda corretta”.

Chi non ha superato la prova attende una delucidazione da parte dei responsabili della procedura, altrimenti si profila una valanga di ricorsi che non farà che aumentare ancora di più i tempi già lunghi delle assunzioni nei concorsi pubblici per l’insegnamento.

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