Concorso docenti, il Ministero riconosce due errori nei quiz. I sindacati: “Graduatorie da rifare”

Dopo le segnalazioni della Cgil di anomalie nelle domande proposte ai candidati, la Commissione del Ministero dell’Istruzione ha riconosciuto gli strafalcioni su conoscenza della Costituzione e calcoli in Fisica. A tutti (anche a chi non ha risposto) verranno assegnati due punti aggiuntivi.

Si riaccende una speranza per i bocciati (in alcuni casi avevano sfiorato anche il 90%) ai concorsi organizzati su base regionale per le scuole secondarie di primo e secondo grado. In seguito alla segnalazione inviata dalla Flc Cgil al Ministero dell’Istruzione di diversi quesiti errati presenti nei test a crocette i tecnici del Ministero hanno riconosciuto gli errori. A questo punto le graduatorie potrebbero essere stravolte rimettendo in gioco chi non era riuscito a superare il primo ostacolo della selezione.

“La Commissione nazionale – ha annunciato il sindacato – ha riconosciuto che due quesiti non contengono alcuna risposta corretta tra le 4 opzioni proposte. Pertanto, ai fini del calcolo del punteggio, verranno riconosciuti a ciascun candidato due punti per qualsiasi risposta, anche nel caso di risposta non data”.

Ad oggi però ai candidati non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale in merito a un’eventuale rettifica delle graduatorie. Tra le ipotesi in campo per uscire dall’impasse ed evitare che il ministero venga sommerso dai ricorsi si fa strada anche un abbassamento del punteggio necessario per superare il test.

Ma quali sono stati gli errori riconosciuti dal Ministero nei test? Il primo è quello relativo alla domanda “Cosa riconosce l’articolo 34 della Costituzione” contenuta nel test della classe ‘ADMM’ (sostegno scuola secondaria I grado): la risposta ritenuta esatta, ovvero “la libertà d’insegnamento” si riferisce in realtà all’articolo 33 della Costituzione e nessuna delle altre tre opzioni (‘il ruolo degli istituti comprensivi nell’ambito territoriale’; ‘le modalità organizzative degli istituti paritari’; ‘l’autonomia delle istituzioni scolastiche’) conteneva la definizione giusta.

Non è andata meglio ai candidati della A060 (Tecnologia nella scuola secondaria di I grado) ai quali è stato chiesto di effettuare calcoli dai risultati davvero proibitivi. “Se si immerge un solido avente massa 0,1 kg in un recipiente contenente 100 cm3 di acqua il livello di questo cresce e il volume totale del liquido più il solido immerso sale a 125 cm3. Quanto vale la densità assoluta del solido?”. La risposta esatta sarebbe stata 4000 kg/m3, misura che tuttavia non corrisponde, anche dopo le necessarie conversioni, a nessuna delle opzioni presenti nel testo di esame (0,004 kg/m3; 400 kg/m3; 4 g/dm3; 400 g/cm3).

Ma secondo quanto sostiene la Cgil gli errori sarebbero molti altri. “Per questo continua il nostro impegno per segnalare quesiti errati e chiedere un intervento del Ministero. Stiamo sollecitando un intervento anche sulle classi AB25 e A012” hanno detto.

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