Una seconda opportunità per chi, causa Covid, non ha potuto partecipare ai concorsi indetti dal Ministero dell’Istruzione per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo
grado su posto comune e di sostegno: lo ha stabilito oggi il Tar del Lazio che ha accolto il ricorso di decine di docenti che nei mesi scorsi erano stati impossibilitati a prendere parte alle sessione ordinaria d’esame perché in quel momento si trovavano in isolamento fiduciario o in quarantena in seguito alle misure sanitarie di prevenzione epidemiologica da Covid-19. Toccherà dunque all’Amministrazione prevedere ad individuare delle prove suppletive per permettere a tutti i candidati di poter partecipare.
Come prima cosa, i ricorrenti hanno sostenuto “la manifesta illogicità e macroscopica irragionevolezza” delle scelte compiute dall’Amministrazione, in quanto a loro avviso le condizioni di diffusione del virus e l’assoluta prevedibilità di una situazione avrebbero dovuto imporre la previsione, fin da subito, di prove suppletive in favore dei candidati impediti a partecipare perché sottoposti a misure sanitarie di prevenzione. In più, denunciavano tra l’altro la disparità di trattamento, e la violazione di protocolli di sicurezza.
Tesi che sono state accolte in toto dal Tar che ha anche stabilito l’obbligo da parte dell’amministrazione di disporre l’individuazione di prove suppletive “per i ricorrenti che dimostrino di essere stati impossibilitati a partecipare al concorso in parola per ragioni inerenti le misure di tutela in discorso”.
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