Università di Torino, prima in Italia a certificare i saperi dei lavoratori

Tutte le persone di età superiore ai 25 anni avranno dunque la possibilità di certificare le proprie competenze, maturate anche in ambiti non formali, come l’esperienza sul posto di lavoro

L’Università di Torino sarà il primo ateneo in Italia a poter certificare le competenze e le abilità professionali dei lavoratori attraverso dei veri e propri esami esistenti nel piano didattico, ma adattati all’occorrenza. Competenze che saranno documentate in maniera formale, e da un ente pubblico, attraverso il riconoscimento di crediti universitari. Proprio quello a cui mira il cosiddetto “Piano Brunetta”: il riconoscimento e la certificazione dei saperi di lavoratori, lavoratrici e di persone alla ricerca di impiego
Tutte le persone di età superiore ai 25 anni avranno dunque la possibilità di certificare le proprie competenze, maturate anche in ambiti non formali, per esempio con l’esperienza sul posto di lavoro, con la possibilità di integrarle con conoscenze mancanti e di perfezionare la propria preparazione.

L’iniziativa coinvolge i dipartimenti di Giurisprudenza e di Management e sarà gestita dal Corep (Consorzio per la ricerca e l’educazione permanente), Confindustria Canavese, Confindustria Cuneo, Api Torino Formazione e Agenzia Piemonte Lavoro. “L’università – ha spiegato alla presentazione dell’iniziativa il professor Roberto Cavallo Perin, direttore del Corep – affianca alle vie ordinarie del completamento dei corsi di studio e a quella straordinaria della laurea honoris causa, quella sperimentale della certificazione delle conoscenze comunque acquisite. L’interessato potrà così giovare di un accertamento, svolto da un ente indipendente, utilizzabile sia dal punto di vista dell’organizzazione di appartenenza, il cosiddetto “capitale umano”, sia dal punto di vista del lavoratore che intenda promuovere il proprio profilo”

40 ambiti di certificazione

Dal primo marzo sarà possibile certificare le proprie competenze e conoscenze in Marketing, Economia degli intermediari finanziari, Operations Management, Ragioneria, Economia Aziendale, Statistica per l’Azienda, Strategia d’Impresa, Diritto Tributario, Istituzioni di Diritto Pubblico, Diritto dell’Open Data e Trasparenza Amministrativa, Diritto dei Consumatori e Diritto dell’Unione Europea. Il catalogo sarà ampliato costantemente e si prevede il raggiungimento di circa 40 ambiti di conoscenza corrispondenti a circa 230 crediti formativi universitari certificabili.

“Oggi abbiamo presentato una prima fase del progetto, che sarà esteso al più presto ai più differenziati settori di impiego” ha fatto sapere il rettore Stefano Geuna. “La didattica universitaria – ha aggiunto – vive un momento di rinnovamento e trasformazione, anche grazie alle tecnologie digitali: un cambiamento che offre nuove opportunità per una “terza missione” davvero in grado di supportare le persone nella ricerca di un lavoro che sia motivo di realizzazione e affermazione nella vita”.

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