Secondo i ricercatori, gli studenti che mangiano a colazione danno risultati accademici migliori, sono più presenti, si ammalano di meno e – cosa più curiosa – sono meno indisciplinati.
Gli studenti che mangiano meglio e che iniziano la giornata con una buona colazione hanno una minore tendenza a “boicottare” le lezioni.
La notizia arriva dagli Stati Uniti, dove si è aperto il dibattito e i giornali si chiedono: “perché, se è vero che la colazione è il pasto più importante del giorno, ci sono così tante scuole in cui gli studenti rimangono ancora affamati?”.
A far discutere è quel misero 35% di bambini che nelle scuole del New Jersey può usufruire di buoni pasto per la colazione.
La domanda, allora, è: c’è un rapporto tra il rendimento e il reddito degli studenti?
Pare proprio di sì. Per questo è importante supportare quegli studenti che hanno minore possibilità di acquistare gli alimenti necessari per una buona colazione. I buoni pasto sono indispensabili. Anzi, si dovrebbe fare di più.
Il dibattito si è spostato infatti anche a Boston, dove quest’anno le scuole offrono gratis la colazione a tutti gli studenti ed è stato studiato un “programma universale per la colazione gratuita”.
E’ nata così l’idea di riempire la pancia agli studenti, per supportarli nello studio.