Tumore al seno, successo per la nanomedicina

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Nanoparticelle, che funzionano come una sorta di droni, in grado di attraversare la massa densa che circonda il tumore e di trasportare il farmaco in maniera selettiva nelle cellule malate, in concentrazioni maggiori e senza danneggiare i tessuti sani.

Uno di questi farmaci (Paclitaxel) e’ gia’ utilizzato con successo nel tumore del seno e presto potra’ essere utilizzato anche per il tumore del pancreas che, ad oggi, non registra terapie efficaci. A puntare i riflettori sulle prospettive offerte dall’innovazione tecnologica e dalla nanomedicina nel settore oncologico, gli esperti riuniti a Roma per un convegno nazionale promosso da Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e Societa’ italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie (Sifo).

Ospite atteso e’ stato Mauro Ferrari, presidente del Methodist Hospital Research Institute di Houston, uno dei maggiori ricercatori al mondo nel campo della nanomedicina: ”Le nanotecnologie – ha sottolineato – modificano radicalmente i principi della lotta al cancro ed aprono nuovi orizzonti nella personalizzazione della terapia”

 

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