Draghi a Bari: “L’Italia si è dimenticata per anni dei giovani”

Discorso alla Steve Jobs del premier: “Con voi prendo un impego: dopo anni in cui l’Italia si è dimenticata di voi, le vostre aspirazioni e attese sono al centro dell’azione di governo”,

“Le società più prospere sono quelle che aiutano i giovani a gestire al meglio i cambiamenti. I giovani dimenticati dall’Italia per anni ora al centro delle politiche di Governo”. Questo è quanto affermato dal premier Mario Draghi durante il suo discorso in una scuola di Bari, nel road tour istituzionale nel Mezzogiorno. “Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale. Un sistema educativo che non funziona alimenta le diseguaglianze, ostacola la mobilità e priva l’Italia di cittadini capaci e consapevoli. Dalla formazione non dipende solo il vostro futuro, ma quello di tutti noi. Le società più prospere sono quelle che preparano meglio i loro giovani a gestire i cambiamenti”, ha detto ancora il premier da Bari durante un incontro all’Its Cuccovillo.

L’impegno per i giovani

Con voi prendo un impego: dopo anni in cui l’Italia si è dimenticata di voi, le vostre aspirazioni e attese sono al centro dell’azione di governo”, ha detto a Bari il premier Mario Draghi. Il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, è a Bari, nella sua prima tappa istituzionale al Sud. Ha visitato la sede della Masmec, azienda leader nel settore delle tecnologie di precisione, robotica e meccatronica, dall’automotive al biomedicale. Nella visita nello stabilimento nella zona industriale di Modugno, Draghi è stato accompagnato dal sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal presidente e dall’amministratore delegato della società Michele e Daniela Vinci. All’ingresso, è stato controllato il green pass a tutti, compreso il premier.

Il Pnrr per il Sud

“Il Pnrr mette al centro voi e i vostri coetanei, per questo ho deciso di iniziare da qui un percorso che illustri il Pnrr. Investiamo un miliardo e mezzo di euro per dare ulteriore slancio alla riforma degli Its (Istituti tecnici superiori, ndr). Intendiamo formare nuovi docenti e migliorare i laboratori che oggi utilizzano tecnologie 4.0″.  E ancora: “Le risorse messe a disposizione per il Sud oggi non hanno precedenti nella storia recente. Dobbiamo spendere bene questi soldi, con onestà e rapidità. La responsabilità è del Governo, ma anche dei Comuni e degli altri enti territoriali. I ritardi nella spesa, che per troppo tempo hanno colpito il Mezzogiorno, sono un ostacolo alla vostra libertà e una tassa sul vostro futuro”, ha aggiunto il premier.

L’istituto tecnico Cuccovillo, visitato dal premier nella road map di incontri istituzionali nel Mezzogiorno, è una fondazione che collabora con numerose aziende e che vanta un placement degli alunni del 92%, a un anno dal termine dei corsi biennali ai quali si accede con il diploma della scuola superiore. Sono le stesse aziende a richiedere all’istituto di formare le figure professionali di cui hanno bisogno, mettendo a disposizione i propri tecnici

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