Costantemente connessi, pazzi per le chat e i social network. Adesso ci sono anche i dati ufficiali del Censis a scattare la fotografia dei giovani italiani alle prese con gli strumenti digitali. Il 17° Rapporto Censis sulla comunicazione, che analizza i media dopo la pandemia, stabilisce che i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 29 anni sono davvero internet dipendenti.
Secondo il rapporto, infatti, l 92,3% dei giovani utilizza WhatsApp, l’82,7% YouTube, il 76,5% Instagram, il 65,7% Facebook, il 53,5% Amazon, il 41,8% le piattaforme per le videoconferenze (rispetto al 23,4% riferito alla popolazione complessiva), il 36,8% Spotify, il 34,5% TikTok, il 32,9% Telegram, il 24,2% Twitter.
Ma a navigare nel mare della Rete non ci sono solo loro. Il Censis, infatti, per la prima volta ha rilevato che ad essere diventati più smart ci sono anche gli italiani “più anziani”. Nel 2021 si sono accorciate le distanze tra le generazioni, con la percentuale di over 65 che utilizza Internet in aumento dal 42,0% al 51,4%. Tra gli anziani inoltre crescono anche gli utenti dei social media che passano dal 36,5% al 47,7%: segno evidente di una maggiore dimestichezza con gli strumenti tecnologici, acquisita probabilmente nei difficili mesi del lockdown e delle restrizioni per far fronte alla necessità di riuscire a mantenere un contatto seppur virtuale con la famiglia.
In questo contesto, se si guarda ai dati generali sull’uso di internet, non sorprende che il Rapporto registri un assoluto boom dell’utilizzo della Rete da parte degli italiani: l’utenza ha raggiunto quota 83,5%, con una differenza positiva di 4,2 punti percentuali rispetto al 2019. Anche l’utilizzo degli smartphone sale all’83,3% (con una crescita record rispetto al 2019: +7,6%), così come lievitano complessivamente al 76,6% gli utenti dei social network (+6,7%).