Lo “School Bonus” nel mirino della Rete degli Studenti Medi: “Buco nell’acqua annunciato. Su 27 donazioni effettive fino ad ora, solo 4 le imprese interessate, mentre la percentuale restante è formata da privati cittadini con donazioni dai 100 ai 500 euro. Introdotto dalla legge 107/2015, avrebbe dovuto finanziare l’edilizia scolastica attraverso donazioni di privati, ma una burocrazia farraginosa e l’indifferenza di imprese e privati ne hanno minato l’utilità fin dall’inizio.
“Sin dal primo momento ci siamo espressi in maniera fortemente negativa su questo provvedimento – dichiara Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi – rivendicando il ruolo centrale dello Stato e delle Istituzioni nel processo di investimento rivolto alla scuola pubblica”. E continua. “Il fatto che l’erogazione liberale sia poi prevista con una finalizzazione specifica per le problematiche relative all’edilizia scolastica è ancor più grave perché siamo convinti che la sicurezza e il benessere delle studentesse e degli studenti non possa dipendere dal buon cuore di qualche privato ma che debbano essere obiettivi imprescindibili delle Istituzioni nazionali”. Bisogna piuttosto risolvere i cavilli tecnici legati alle provincie che rendono difficile l’accesso ai fondi necessari per le ristrutturazione.
Related Posts
Via libera del Senato al ddl Valditara sul voto in condotta
Fortemente voluto dal ministro dell'Istruzione, il ddl prevede diverse novità relative al comportamento degli studenti: bocciatura con il 5 in condotta, 'esamino' con il 6 e sanzioni in caso di violenze. Il provvedimento passerà adesso alla Camera
19 Aprile 2024
Ddl Valditara, voto in condotta e sospensioni: multa fino a 10mila euro per chi aggredisce i prof
Tornano i giudizi sintetici alla scuola primaria
17 Aprile 2024
Meta lancerà entro l’anno il metaverso per la scuola, anche in Italia
Funzione dedicata, accessibile con i visori della società Quest
16 Aprile 2024
Piano estate, 400 milioni alle scuole per tenerle aperte tra giugno e settembre
I docenti potranno aderire ai progetti su base volontaria e saranno pagati per le attività, seppure nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati
12 Aprile 2024