Lo hanno definito un miracolo. E’ la storia che viene dall’istituto Omar di Novara, dove un’intera classe ha trovato lavoro dopo il diploma. “Non è che a Novara non ci sia la crisi – dice a La Stampa il preside dell’Istituto, Francesco Ticozzi – anche qui tante aziende hanno chiuso e altre hanno ridimensionato il personale, ma abbiamo due vantaggi: il territorio mantiene una tradizione metalmeccanica di ottimo livello, e siamo a un tiro di schioppo dalla Lombardia, dove per fortuna ci sono ancora parecchie aziende importanti”.
Insomma, i numeri parlano chiaro: 23 diplomati nel giro di due mesi e mezzo hanno trovato lavoro dopo aver tagliato il nastro della maturità. Il segreto? Studiare tutti i giorni e in modo approfondito le materie, ma anche “fare laboratorio, lavorare sul tornio e sulle frese, progettare e costruire i pezzi”.
“Il buon meccanico – continua Ticozzi – deve fare officina, così saprà cosa lo aspetta in stabilimento. All’esame di maturità abbiamo chiesto agli studenti di non presentare le solite tesine descrittive, ma di progettare un pezzo e di costruirlo”.
I docenti hanno preparato i ragazzi anche nella scrittura del curriculum e nella capacità di sostenere in modo adeguato e “vincente” il colloquio di lavoro. Gioele inizierà la prossima settimana in un’azienda metalmeccanica, a 30 Km da Novara.
C’è chi ha realizzato un piccolo robot per le linee di montaggio, chi ha realizzato una fresa all’avanguardia, chi ha stupito la commissione con uno zippo, un accendino personalizzato. “Quando ho affrontato il colloquio non avrei mai pensato di riuscire subito a centrare l’obiettivo, e invece lunedì si comincia – dice – Mi sembra un sogno, se penso a tanti amici che hanno dieci anni più di me e non riescono a trovare un posto”.
“Chi se lo aspettava, appena assunti, di potere già lavorare su una nuova macchina? Invece ci hanno dato fiducia e ci hanno responsabilizzato. L’impatto con la fabbrica è stato impegnativo – dicono Alessandro e Christian – ma ricco di soddisfazioni”. Insomma, sembra che questi ragazzi abbiano bisogno solo di un po’ di fiducia per iniziare. Vedremo se il miracolo di Novara non sarà un caso isolato.
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