Mobilità, Cisl firma il contratto. Gissi: “70mila docenti potranno richiedere il trasferimento”

Mancano 85mila cattedre di cui il 60% al Nord. I presidi: “Ok per le esigenze dei docenti ma continuità didattica deve avere rilevanza”.
Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 17 Giugno 2020 Roma (Italia) Cronaca Esami di Maturità in tempo di Covid Nella Foto : Esami in aula al liceo Tacito Photo Cecilia Fabiano/LaPresse June 17 , 2020 Rome (Italy) News Final Exams in Covid Time In the pic : exams in the classroom in Tacito high school

Dopo varie trattative la Cisl Scuola guidata dalla segretaria Maddalena Gissi ha firmato il contratto con il ministero sulla mobilità dei docenti assunti nei precedenti due anni. “Ancora una volta si dimostra che contrattare paga, che sfilarsi dai tavoli negoziali è sbagliato e controproducente e che il cacciavite spesso è molto più utile della ruspa”, ha dichiarato Gissi. Lo dice idealmente agli altri sindacati di comparto, Flc Cgil e Uil Scuola prima di tutti, che il 10 dicembre avevano scioperato a differenza della Cisl.

Mobilità scolastica e continuità didattica

La platea interessata sarebbe di 70mila docenti secondo le stime del sindacato. “Tutti i docenti neoassunti, e quelli assunti nel 2020, grazie al contratto firmato potranno presentare, se vogliono, la domanda di trasferimento. Senza questo contratto, non ne avrebbero avuto la possibilità”. Ma c’è già chi sottolinea il rischio di ledere la continuità didattica quando mancano 85mila cattedre vuote e il 60% di queste è al Nord. “Abbiamo tenuto assieme, come crediamo doveroso, gli interessi del personale e quelli della continuità didattica, che le norme contrattuali tutelano assai più di tante vuote affermazioni di principio”.

La Cisl, però, è l’unica sigla a firmare il contratto integrativo di mobilità. “È chiaro che sulla mobilità del personale sarà necessario mettere mano anche in sede di rinnovo del contratto nazionale, puntando a recuperare il massimo spazio rispetto alle invadenze legislative: quella la sede in cui tentare di farlo, e lo faremo – conclude Gissi -. Oggi abbiamo seguito l’unica via sensata, ottenendo un buon risultato per decine di migliaia di persone, e ne siamo soddisfatti“.

I presidi nei giorni scorsi avevano sottolineato come il rischio fosse, ancora una volta, di danneggiare gli studenti a favore delle esigenze dei docenti in un momento in cui i concorsi sono rallentati. Secondo Antonello Giannelli, presidente dell’Anp: “La continuità didattica deve avere rilevanza. Non vorrei che si pensi solo al benessere dei docenti e non a quello degli alunni”.

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