La scuola in sciopero: “Colmare divario salariale. Ci aspettiamo un miliardo di euro in legge di Bilancio”

Gli aumenti salariale per il rinnovo del contratto docenti in scadenza ballano sui 100 euro lordi mensili. Con l’articolo 108 della legge di bilancio, dedicato alla valorizzazione professionale, i 210 milioni distribuiti in base alla “dedizione all’insegnamento“, si avrebbe un incremento minimo: l’aumento dello stipendio sarebbe di circa 12 euro.

Durante lo sciopero di oggi, venerdì 10 dicembre, indetto da Flc Cgil, Uil Scuola RUA, Snals Confsal, Gilda, Unams, And, Anief, Fisi, Cobas, Cub Sur e SISA, ha visto docenti, personale ATA, dirigenti scolastici, amministrativi e studenti sfilare per le vie della Capitale, fin sotto il ministero dell’Istruzione. “Dopo venti anni di massacro della scuola ci aspettavamo di più dal governo dei migliori”, così Francesco Sinopoli dei lavoratori della conoscenza (Flc Cgil) sotto le finestre dell’ufficio del ministro Patrizio Bianchi.

Oltre un miliardo di euro per “colmare il divario dei 350 euro che separano i salari degli insegnanti italiani da quelli del pubblico impiego o dei docenti europei”. Questo quanto chiesto al governo che fino ad orao ha messo sul piatto della legge di bilancio meno di 100 euro a dispetto di una promessa stipulata a maggio dallo stesso ministro Bianchi e dal ministro Brunetta sull’aumentare i salari in modo “significativo” per portarli al di sopra della media europea. Dalla piazza anche un attacco ai partiti politici sullo strumento dello sciopero.

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