Miozzo (Cts): "Non preoccupiamoci del Natale ma di riaprire le scuole"

“I nostri ragazzi subiscono la “sindrome della capanna”, devono tornare in classe”. Il Dottor Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, parla a Corriere della Sera della necessità di riaprire le scuole. “Se saremo rigorosi con noi stessi saremo di grande aiuto per eliminare al più presto i limiti alle nostre libertà. C’è però un’emergenza che dobbiamo affrontare subito ed è quella delle scuole. Molti politici hanno scelto di sacrificare la scuola come segnale di efficiente reazione in risposta all’emergenza”.

Il coordinatore del comitato che vilgila sulle misure da seguire durante la pandemia si smarca dalle azioni di molti governatori regionale – e anche quanto scritto negli ultimi dpcm del Govern. “Ho la percezione che la tradizionale cultura di disprezzo del bene primario che è la scuola e la formazione dei nostri giovani si traduca bene nelle reazioni di molti improvvisati politici del nostro disgraziato Paese”, ha dichiarato al giornalista del Corriere.

Miozzo da sempre ha puntato il dito sul trasporto pubblico, fin da ottobre. ” Si sarebbe dovuto intervenire a livello locale ben prima di arrivare all’apertura delle scuole. Le ore che i nostri ragazzi passano a scuola sono in un contesto relativamente sicuro”, aveva dichiarato sull’aumento di contagi delle scorse settimane. Ed ora sembra non aver cambiato opinione. “Rispondo con il messaggio del governo inglese che annunciando il lockdown totale ha lasciato aperte le scuole: essere a scuola è vitale per l’istruzione dei bambini e per il loro benessere. Il tempo trascorso fuori dalla scuola è dannoso per lo sviluppo cognitivo e accademico dei bambini, in particolare per i bambini svantaggiati”.

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