RIASSUMIAMO
Il colloquio sarà composto da 4 momenti, ovviamente si inizierà dalla scelta dei materiali di spunto. Viene così inaugurato il sistema delle 3 buste: il candidato avrà cioè 3 buste tra le quali pescherà l’argomento-spunto da cui cominciare il colloquio. Poi nel corso del colloquio il candidato dovrà parlare dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento che ha svolto durante il ciclo di scuola.
La prima parte dell’incontro verterà sul racconto da parte dello studente dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro. Previste poi anche domande sulle attività di Cittadinanza e Costituzione. Ed infine si analizzeranno gli esiti delle prove scritte.
Il colloquio consisterà in un’interrogazione incrociata su più materie, che si svolgerà davanti ai commissari interni ed esterni. I materiali di partenza saranno predisposti dalle commissioni, nei giorni precedenti.
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Colloquio della maturità a sorpresa per mezzo milione di studenti italiani. Il primo scritto si svolgerà il 19 giugno, resta il rebus del colloquio: dovrebbe aprirsi con lo spunto contenuto nell’involucro che verrà proposto a ogni studente. Potrebbe trattarsi di un brano, di una foto, ma anche di un grafico o di una tabella. Ma nessuno, dai ragazzi ai docenti, sa ancora come funzionerà.
“Ci saranno tre buste – ha confermato il Ministro Bussetti – Su una classe di venti abbiamo ventidue buste, così l’ultimo se ne trova tre. All’interno non ci sarà una domanda ma uno spunto, come un quadro, una foto o un riferimento, che permetterà alla commissione di iniziare le domande. Ad esempio, se dentro la buste ci fosse la Monna Lisa si potrebbe partire da lì. Una scelta voluta fortemente da me”.
Sul banco degli imputati quindi le ormai famigerate buste che conterranno lo “spunto” da cui partirà la discussione. Perché sull’argomento nessuno ha le idee abbastanza chiare e le stesse commissioni rischiano di incepparsi proprio nella formulazione dei contenuti da inserire nei plichi che il candidato sorteggerà al momento del colloquio. L’unica cosa certa, come spiega il ministro, è che saranno pari al numero di studenti più due, in maniera che l’ultimo possa scegliere almeno fra tre opzioni.
Famiglie e maturandi sono preoccupati. “Sia studenti che docenti – spiega Giulia Biazzo, dell’Unione degli studenti – sono messi in grande difficoltà dalle modalità d’esame presentate con la nuova riforma della maturità. Il colloquio orale – continua – con le buste e l’elaborato sull’alternanza scuola-lavoro ne è un’evidente dimostrazione: il contenuto delle buste è totalmente ignoto e può riguardare tanto una materia didattica quanto un argomento di attualità o di approfondimento, cosa che mette in crisi studentesse e studenti tanto quanto la parte del colloquio relativa all’alternanza che molto spesso non ha insegnato loro nulla”.
Anche i docenti sono abbastanza confusi. “Ho provato a simulare con i ragazzi proponendo loro un brano di lirica – racconta Roberta Accardi, prof di Italiano – ma loro hanno chiesto a me come procedere. I ragazzi tendono sovente a studiare in maniera monografica incontrando difficoltà a fare i collegamenti e hanno bisogno di essere guidati. I più maturi riescono a muoversi con maggiore autonomia e consapevolezza ma quest’anno l’esame lo faremo tutti per questa nuova modalità: docenti e studenti”.
Il colloquio consisterà, dunque, in un’interrogazione incrociata su più materie, che si svolgerà davanti ai commissari interni ed esterni. I materiali di partenza saranno predisposti dalle commissioni, nei giorni precedenti. Viene così inaugurato il sistema delle 3 buste: il candidato avrà cioè 3 buste tra le quali pescherà l’argomento-spunto da cui cominciare il colloquio. Una parte dell’incontro verterà sul racconto da parte dello studente dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro, nonostante questo non sia più un requisito obbligatorio di ammissione alla Maturità 2019. Previste anche domande sulle attività di Cittadinanza e Costituzione.
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