In soccorso degli oceani arriva la ricerca scientifica finanziata dai surfisti: la World Surf League, una delle più grandi associazioni di surfisti al mondo, ha deciso di finanziare con 1,5 milioni di dollari (per il primo anno) il progetto Progressive Understanding and Respect for the Environment (WSL PURE) in collaborazione con la Columbia University.
Una maniera di reinterpretare il detto tipico dei surfisti “Mai voltare le spalle all’oceano”. Il progetto prevede la stretta collaborazione con le attività del Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University, in particolare in tutte le attività di ricerca riguardanti l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute degli oceani, dalle alterazioni di acidità alla riduzione del fitoplancton.
“Con il progetto WSL PURE speriamo di ispirare chiunque sia connesso con questo sport per diventare attivo nel rendere l’oceano più in salute per le generazioni a venire”, ha spigato il Ceo della World Surf League, Paul Speaker.
Il fondo messo a disposizione, oltre che per la ricerca scientifica, sarà destinato anche per l’attivazione di corsi in scienze oceaniche a tutti i livelli. La Columbia University ha annunciato che buona parte delle tasse provenienti dalle iscrizioni a tali corsi saranno reinvestite nella ricerca scientifica, in modo da continuare ad alimentare i fondi disponibili per il progetto WSL PURE.
“Creando una generazione di ‘surfer scientists’ – ha concluso Speaker – speriamo di dare voce all’oceano e di rendere meglio informati i nostri fan e partners riguardo le problematiche che affliggono gli oceani, il tutto accompagnato da opportunità formative così da provare a sviluppare realmente soluzioni mondiali”.
Qui sotto il video di presentazione del progetto WSL PURE:
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