Legge di Bilancio, 60 milioni in più per docenti. Sinopoli “Non ancora sufficienti ma prova che scioperare paga”

Nella notte approvati in commissione bilancio del Senato vari emendamenti ma il testo potrebbe non arrivare fino a domani per gli attriti in maggioranza sul “Superbonus”

Nel maxiemendamento del governo alla legge di Bilancio vengono stanziati 180 milioni in più per la scuola, 60 dei quali vanno ad integrare quanto precedentemente previsto per l’integrazione degli stipendi docenti. 100 milioni, poi, riguardano la proroga fino al 30 giugno 2022 di 7.800 contratti di supplenza del personale Ata legato all’emergenza pandemica, più 20 per le scuole paritarie.

Le risorse in più per la scuola

Queste risorse si aggiungono ai 300 milioni già stanziati nel testo originario del Ddl di bilancio che riconosceva lo stesso trattamento a 18mila docenti. Tolta, poi, nel testo la finalizzazione “dedizione” che secondo le forze sindacali aderenti allo sciopero del 10 dicembre discriminava la categoria degli insegnanti. Proprio i docenti sono i destinatari del secondo intervento aggiuntivo, con i 60 milioni di euro in più reperiti dall’esecutivo per “la valorizzazione della professione docente, con risorse stanziate “a pioggia”.

Proroga dei contratti docenti di sostegno

Completa la modifica un “contributo aggiuntivo” di 20 milioni di euro per le scuole dell’infanzia paritarie. Un ristoro per le difficoltà che molti di questi istituti hanno subito durante la pandemia. “Accogliamo con favore gli interventi governativi, tra gli altri anche la proroga delle misure di deroga al dimensionamento scolastico, la riduzione a tre anni per la mobilità dei dsga neo assunti e la ripartenza delle assunzioni dei docenti di sostegno dalle graduatorie provinciali per le supplenze”, ha evidenziato in una nota Flc Cgil. “Proseguiremo con la nostra mobilitazione – scrive la Cgil -, continuando parallelamente la prossione sulle forze di maggioranza con degli emendamenti integrativi”. Ieri vi è stato l’invio della proposta di prorogare le assunzioni di 27 mila insegnanti di sostegno per un altro anno, senza passare dai concorsi.

Intervista al segretario Flc Cgil Francesco Sinopoli

Abbiamo posto alcune domande al segretario di Flc Cgil, Francesco Sinopoli, sui recenti sviluppi in manovra.

Le risorse per il rinnovo del contratto docenti aggiunte dal governo nel maxiemendamento sono quanto vi aspettavate?

Sessanta milioni di euro in più per il rinnovo del contratto non sono sufficienti. Evidente che aver risposto la questione politica della scuola nella legge di Bilancio ha avuto, però, un primo effetto perché la maggioranza ha cercato di correre ai ripari ma ancora in modo insufficiente.

Come si dovrebbe combattere il sovraffollamento delle classi?

La prima cosa da fare nella legge di Bilancio era investire sull’organico covid, prorogarlo, e poi fare quello che avevano detto sarebbe stato fatto sul protocollo sicurezza, cioè un intervento vero sulle classi sovraffollate.

Quali sono state le conseguenze dello sciopero?

Ha pagato scioperare perché abbiamo posto la questione politica della scuola. Da quel giorno e dai giorni prima esponenti della maggioranza si affannavano a ricordare al presidente del consiglio che la scuola non aveva niente in legge di Bilancio. Ha funzionato. Io penso che l’obiettivo sia stato raggiunto, ora è il momento di rilanciarlo.

Il segretario della Cisl, Sbarra, ha parlato di rottura “profonda” nel sindacato, cosa comporterà questa divisione?

Certamente il fatto che ci sia questa frattura con la Cisl non aiuta. Mi sembra però che lo premano sulle stesse cose; le piattaforme sono identiche e hanno delle modalità diverse. Io penso che sia irresponsabile dire che va tutto bene e che non bisogna mettere in campo azioni di mobilitazione. Abbiamo due idee diversi di responsabilità.

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