Marcello (10 anni) racconta il suo Erasmus. Bianchi: “Non facciamo più figli, dobbiamo aprirci all’integrazione extra Europa”

“L’esperienza più bella della mia vita”, ha detto il giovanissimo di fianco al ministro Bianchi. “Per me la scuola va bene così com’è”, ha dichiarato nel finale facendo un simpatico siparietto con il ministro dell’Istruzione, che ha rilanciato l’integrazione “necessaria” di Draghi.

Durante la presentazione del programma Erasmus+ 2021/2027 in Campidoglio ha avuto spazio anche il racconto di Marcello (10 anni) studente delle elementari che ha partecipato ad un progetto di mobilità nelle isole Azzorre, Portogallo. “L’esperienza più bella della mia vita”, ha detto il giovanissimo di fianco al ministro Bianchi. “Per me la scuola va bene così com’è”, ha dichiarato nel finale facendo un simpatico siparietto con il ministro dell’Istruzione.

Secondo dati Indire e ministro dell’Istruzione, il progetto Erasmus+ per le scuole ha visto 22.708 insegnanti partire per un’esperienza di mobilità europea. Sono stati realizzati 4.275 progetti per lo scambio di buone pratiche tra scuole europee, 248 partenariati strategici relativi al tema dell’strizuione scolastica, coordinati da docenti italiani.

L’Erarmus+ della scuola

Il programma abbraccia tutto l’arco dell’istruzione scolastica, a partire dall’educazione e cura della prima infanzia. Finanzia opportunità di mobilità transnazionale ai finiti di apprendimento per docenti, alunni e personale della scuola e progetti di cooperazione che riuniscono scuole e organizzazioni di diversi paesi. Lotta all’abbandono scolastico, apprendimento di nuove lingue, promuovere le materie scientifiche, sviluppo di sistemi di educazione per la prima infanzia, sono solo alcuni dei temi affrontati nei progetti di mobilità.

Nel nuovo Erasmus 2021/2027 si aggiungono corsi di formazione di gruppo o singoli presso una scuola europea anche dal di fuori della normale didattica. Ad esempio con attività come il job-shadowing, una simulazione dove vengono fatte esperienze lavorative per gli studenti più grandi. Una pratica che deriva dai paesi nordici. Poi, la possibilità per scuole e consorzi di candidarsi con un Piano Erasmus di mobilità valido per tutta la durata del programma e presentare alla scadenza annuale solo una richiesta di budget. Inoltre sarà possibile accedere a finanziamenti ridotti per partenariati su piccola scala o a mobilità più brevi da 6 a 18 mesi per quelle organizzazioni che non hanno esperienza di progettazione europea.

L’Erasmus+ per gli adulti

La mobilità europea si apre maggiormente anche agli adulti, rivolgendosi all’educazione non progessionale, individuando tutte quelle azioni educative nel quadro dell’apprendimento permanente non direttamente collegate al mercato del lavoro.

Il programma finanzia opportunità di mobilità trasnazionale ai fini di apprendimento per il personale delle organizzazioni e per studenti e corsisti adulti, e progetti di cooperazione tra diversi paesi per innovare i procetti, migliorare la preparazione egli educatori e innalzare la qualità dell’offerta formativa. Non solo. Vengono attivati, come già nell’università e nella scuola, la possibilità di candidarsi con un piano di mobilità ad organizzazioni e consorzi EDA durante il periodo del programma.

Dal 2014 al 2020 in questo settore l’Agenzia ha finanziato 4.546 borse di mobilità in Europa per le persone impegnate nell’educazione degli adulti, risultato dei 211 progetti vincitori presentati dalle organizzazioni nazionali. Sul lato della cooperazione sono stati autorizzati 237 partenariati strategici coordinati da istituzioni italiane e orientati all’innovazione e allo scambio di buone pratiche tra organizzazioni del settore pubblico e della società civile impegnate nell’educazioni degli adulti.

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