Esame patente: meno quiz, meno errori consentiti. Ecco come cambiano i test di guida

Ma una ricerca rivela: solo il 10% degli automobilisti sarebbe di nuovo promosso

Il decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 dicembre rivoluziona il modo di sostenere la prova per munirsi del certificato di guida

Meno quiz, ma anche meno tempo a disposizione per rispondere. E soprattutto meno errori a disposizione per poter “passare” alla prova pratica. L’esame teorico della patente si è “ristretto”. E forse il formato mini è più difficile di prima. Ed essere promossi potrebbe essere più complicato.

La nuova versione dell’esame di teoria è prevista dal decreto del ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili del 27 ottobre scorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 dicembre scorso. Dal 20 dicembre 2021 entrano in vigore i cambiamenti per l’esame della patente di guida.

Le novità riguardano tutte le patenti A e B (quindi anche chi fa l’esame per le moto. I quiz della prova di teoria sono diminuiti da 40 a 30, ma è diminuito anche il tempo per terminare il test: 20 minuti, contro i 30 di prima. E con la riduzione delle domande è sceso anche il numero di errori consentiti: solo tre, contro i quattro di prima. Come prima il candidato deve rispondere “vero” o “falso” ai quesiti, ma al quarto errore è bocciato e deve ripresentarsi.

Se l’esame di pratica è poco più di una formalità, per gli italiani l’esame di teoria si conferma un vero scoglio da superare. Secondo l’analisi di AutoScout24, il più grande portale paneuropeo che si occupa di mercato dell’auto, nel 2020 424.752 cittadini hanno superato la prova di guida e ottenuto la patente B, pari all’87,8% di chi ha affrontato la prova su strada con l’esaminatore al fianco. L’esame di teoria invece ha segato un candidato su tre: ha superato la prova il 70,2%, il 29,8% ha dovuto ripeterla.

Il nuovo esame di teoria sarebbe superato al primo colpo solo dal 10,4% di chi ha la patente da almeno 5 anni. Gente che tutti i giorni si mette in strada senza saper leggere i cartelli. Un campione di automobilisti di tutte le regioni ha risposto a 20 delle domande previste dal ministero: la media di risposte corrette è stata di 16,4. Quindi bocciati. I più virtuosi in questo caso i piemontesi: promosso il 15,2%. Peggiori gli abruzzesi: promosso il 6,1%.

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