Il Coronavirus cambia anche la gita scolastica: studenti in viaggio con la realtà aumentata

Non ci saranno le chiacchiere con gli amici, gli scherzi ai professori e le notti passate a sgattaiolare da una camera dell’hotel all’altra, ma sembra che in tempi di pandemia da Coronavirus gli studenti non vogliano rinunciare alla tanto amata (e attesa) gita scolastica di fine anno. Per questo la gita si trasforma da reale a virtuale, e la conferma arriva da chi questa speciale possibilità la sta offrendo a studenti e scuole, e che in questi giorni di primavera sta registrano un buon aumento di richieste, forse addirittura del tutto inaspettato.

Anche se si tratta di un mercato relativamente giovane, entrato in azione da nemmeno un anno con lo scatto dell’emergenza Coronavirus, le offerte di gite scolastiche virtuali stanno cominciando ad essere un numero abbastanza rilevante tanto da coinvolgere intere classi di studenti, scuole e istituti comprensivi.

A Roma, per esempio, 1200 studenti hanno partecipato a una gita virtuale restando comodamente seduti all’interno della propria palestra utilizzando però dei visori VR (realtà virtuale) che li hanno portati in giro alla scoperta di un bosco oppure all’interno di una macchina di Leonardo grazie all’utilizzo della realtà aumentata. A Genova, invece, due classi dell’Ic “Voltri” hanno sperimentato due viaggi virtuali del FAI a Matera, tra sassi, percorsi storici e bellezze naturali. Una gita fatta quindi durante l’orario normale di lezione e all’interno della propria classe con il sussidio di foto, giochi, quiz e altro materiale che ha fatto sembrare la gita didattica meno noiosa possibile.

Certo, non sarà come scattarsi una foto di classe tutti appassionatamente insieme magari con lo sfondo dell‘Acropoli di Atene o il Big Ben di Londra dietro le spalle ma in tempi di Coronavirus e di DaD la gita virtuale è soltanto un altro aspetto della loro nuova vita scolastica che gli studenti stanno imparando a digerire.

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