Roma, Guercino inaugura gli spazi di palazzo Barberini

La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, inaugura i nuovi spazi espositivi di Palazzo Barberini, con una grande mostra dedicata al genio di Francesco Barbieri, detto il Guercino…

La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, diretta da Rossella Vodret, inaugura i nuovi spazi espositivi dedicati alle mostre temporanee situati al piano terra di Palazzo Barberini, con una grande mostra  dedicata al genio di Francesco Barbieri, detto il Guercino, uno dei maggiori protagonisti del Seicento italiano, nato e vissuto nella città di Cento e attivo a Roma tra il 1621 e il 1623.

L’esposizione, curata da Rossella Vodret e da Fausto Gozzi, direttore della Pinacoteca Civica di Cento, rappresenta insieme un significativo tributo al Guercino e un omaggio a Sir Denis Mahon, da poco scomparso, che al pittore di Cento ha dedicato gran parte dei suoi studi nel corso della sua vita centenaria.

L’esposizione, composta da opere conservate nei musei e nelle collezioni di Roma e di Cento, nonché del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, consente di ammirare, nella rinnovata cornice di Palazzo Barberini, uno straordinario corpus di dipinti, che offre la possibilità di gettare uno sguardo d’insieme sull’opera del maestro emiliano: trentasei capolavori che coprono tutto l’arco cronologico del suo lungo percorso artistico facendone emergere l’esuberante talento. Viene messa in luce l’evoluzione pittorica dell’artista, partendo dai primi dipinti, che riflettono l’influsso di alcune importanti fonti dell’arte ferrarese, come Ippolito Scarsella (1551-1620) e Carlo Bononi (1569-1632), fino alla produzione più squisitamente legata allo stile e alle idee derivate da Ludovico Carracci.

La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e dal Comune di Cento. La mostra è prodotta da Civita con la collaborazione di Start. Il catalogo è edito da Giunti Arte Mostre Musei.

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