Assunzioni Federico II, occasione perduta

Continuano a rimbalzare le accuse di errore mosse dall’Università Federico II e dalla Provincia di Napoli in merito ad un bando revocato

Come in una partita a due, continuano a rimbalzare le accuse di errore mosse dall’Università Federico II e dalla Provincia di Napoli in merito ad un bando per tre assunzioni a tempo pieno e indeterminato pubblicato lo scorso 28 novembre e revocato dopo sole tre ore. La vicenda è stata sollevata dalla redazione del Corriere dell’Università Job e riportata nell’ articolo “Federico II assume, o forse no” . Il bando in questione era rivolto a occupati, disoccupati e inoccupati in possesso della licenza elementare per lo svolgimento di mansioni che l’ateneo avrebbe verificato in una prova d’idoneità quali il prelievo e la distribuzione della corrispondenza, l’utilizzo del telefono, fax e fotocopiatrici, il riordino di suppellettili e il trasporto di materiali mediante l’utilizzo di carrelli a mano. Una bassa qualifica dunque (categoria B, posizione economica B1) con un trattamento retributivo annuo lordo di 16.201,39 euro, ma pur sempre tre opportunità nella pubblica amministrazione a Napoli, praticamente un sogno per molti.

L’avviso, della durata di soli dieci giorni, viene pubblicato dalla Provincia di Napoli, ente competente per la procedura, sul sito istituzionale www.provincia.napoli.it, sul portale del mercato del lavoro dell’ente www.silpnapoli.net e mediante affissione alle bacheche dei 17 centri per l’impiego raggiungendo così circa 150mila iscritti della propria banca dati.

Qualcosa però a quanto pare non va per il verso giusto e l’ateneo federiciano chiede da subito la revoca del bando dapprima senza fornire motivazioni e in seguito inviando una nota in risposta all’articolo in cui “si precisa che l’Università Federico II, in data 27 ottobre 2011, aveva inviato alla Direzione dell’Area Politiche per il Lavoro della Provincia di Napoli una richiesta di emanazione di bando finalizzato all’assunzione di n. 3 unità segnalando l’urgenza di perfezionare tali assunzioni entro e non oltre il 31 dicembre 2011. L’Area Politiche per il Lavoro della Provincia di Napoli ha avviato le procedure attraverso l’Ufficio preposto senza tenere conto del carattere d’urgenza richiesto e senza mettere al corrente la Ripartizione del Personale dell’Università Federico II che le assunzioni non sarebbero mai potute avvenire nei tempi richiesti”. Pertanto “l’Università – si legge ancora nella nota – si è vista costretta, suo malgrado, a chiedere, in considerazione del lungo lasso di tempo intercorso tra la richiesta di avviso e il bando, la revoca del bando predetto giacché l’Università non poteva procedere alle assunzioni in data successiva al 31 dicembre 2011”.

La Provincia di Napoli, che ha lavorato all’avviamento della selezione, spendendo anche dei soldi, circa 3mila euro per attrezzare una piattaforma informatica e attivare una procedura di candidatura on-line, dal canto suo, sembra voler tirare fuori le carte e spiegare le proprie ragioni.

i.b.

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