Feltri su Giannino: “E’ un pazzo millantatore”

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“E’ un pazzo. Prima o poi, qualcuna delle sue numerose millanterie doveva essere smascherata. Nonostante ciò, non si dimetterà mai”. Così, Vittorio Feltri ha commentato lo scandalo ormai inarrestabile che sta travolgendo Oscar Giannino.

Il noto politico ed economista avrebbe deliberatamente modificato il suo curriculum vitae, aggiungendovi un master mai veramente ottenuto. Non si tratta di un titolo qualunque ma di quello rilasciato dalla prestigiosa Università di Chicago, tempio dell’economia neoclassica e liberista. Fino ad oggi, la sua figura era così strettamente collegata a quella della città statunitense, che il politico aveva scelto di chiamare il suo blog “Chicago”.

Una macchia indelebile sulla sua credibilità, che rischia di ripercuotersi su quella del partito ‘Fare per Fermare il Declino’. Stando a quanto documentato in un video da Il Fatto Quotidiano, Giannino avrebbe dichiarato pubblicamente, nel dicembre 2012, di aver “conseguito il master in Corporate and Public Finance alla Chicago Booth”.

Eppure, Giannino si era difeso dicendo di non aver mai millantato titoli di cui non è in possesso. Una mossa molto più che sbagliata, dal momento che la rete, mentre lui tentava di difendersi, aveva scovato un video di Repubblica in cui affermava esplicitamente di aver conseguito il master.

Qualcuno, ora, si aspettava che il leader levasse le tende ma il Direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri, che dice di conoscerlo molto bene, lo esclude. “Il vero Giannino è un illusionista, un millantatore, uno che si è inventato di aver cantato allo Zecchino d’Oro e quando gli hanno fatto notare che non figurava nell’albo dei partecipanti si è inventato di esserci andato con un nome falso”, ha spiegato. “Uno che racconta di aver fatto il paracadutista mentre non si è mai lanciato in vita sua”.

Se Luigi Zingales ha fatto scoppiare questa bomba proprio ora, ha detto, è “perché, anche se con qualche mese di ritardo, ha capito chi è davvero Giannino e ha preferito defilarsi ora che in futuro, quando sarebbero arrivati problemi più grandi”. E sulla figura del leader politico ha aggiunto: “non è uno che unisce, ma uno che divide. Un grandissimo solista, eccellente nella sua professione ma incapace di lavorare con gli altri. Deve comunque emergere sempre e solo lui, lavorarci è impossibile”.

AZ

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