Il ministro Giannini è intervenuta al convengo di ascolto del mondo dell’Università e della Ricerca organizzato dal Partito Democratico. A commentare le sue dichiarazioni gli studenti di Link-Coordinamento Universitario: “Servono risorse e una visione dell’Università in discontinuità con il modello Gelmini”
“Le priorità indicate dalla Ministra Giannini per l’Università” – dichiara Alberto Campailla, Portavoce Nazionale di Link-Coordinamento Universitario – “individuano i temi giusti, ma siamo preoccupati dagli scarsi impegni assunti su urgenze fondamentali e dalle soluzioni prospettate. Se l’obiettivo è quello di aumentare i giovani laureati e rafforzare il diritto allo studio, l’unica possibilità è un immediato aumento delle risorse pubbliche destinate alle borse di studio (fra le più basse d’Europa) e una riforma in senso estensivo dei Livelli Essenzial idelle Prestazioni”.
“Riteniamo, inoltre, profondamente sbagliata – prosegue Campailla – “l’intenzione, già espressa da Renzi all’inaugurazione del Politecnico di Torino, di concentrare le risorse su pochi atenei, mirando a un’eccellenza sterile e fine a se stessa. L’aumento della quota premiale del finanziamento statale degli atenei avrà come risultato l’ulteriore dequalificazione delle cosiddette università di “Serie B”, con gravi conseguenze per gli studenti che le frequentano e per il territorio in cui sono inserite. Alimentare la competizione fra atenei in un regime di risorse scarse rivela la concezione elitaria dell’istruzione superiore propugnata da questo Governo.”
“Se è positiva l’apertura di un dibattito pubblico sull’Università al quale intendiamo contribuire” – conclude Campailla – “siamo pronti a mobilitarci con varie iniziative per promuovere l’idea di un’Università inclusiva, che metta al primo posto la sua funzione di permettere a tutti, indipendentemente dalle condizioni socio – economiche di origine, di accedere ai più alti gradi dell’istruzione e di trasformazione dell’esistente tramite una didattica e una ricerca adeguatamente finanziate”.
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