Diritto allo studio, l’Università di Parma alza la no tax area fino a 27mila euro

Delibera del cda, il rettore Andrei: “Decisione importante, per un sostegno concreto a studentesse e studenti e alle loro famiglie”

Università di Parma alza ancora la soglia per la no tax area. Dopo che già per quest’anno accademico si era passati da 23mila a 24.500 euro, per l’anno accademico 2023-2024 si sale ancora: da 24.500 a 27mila euro. Lo ha deciso nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione dell’ateneo, che in questo modo testimonia ancora una volta l’attenzione al tema del diritto allo studio.

È dunque di 27mila euro la soglia Isee al di sotto della quale studentesse e studenti neoiscritti o iscritti entro il primo anno fuori corso con merito sono esonerati dal pagamento dei contributi: devono pagare solo la tassa regionale di 140 euro e il bollo virtuale 16 euro.

Andrei: “Abbiamo deciso di accogliere la richiesta degli studenti”

“Una novità molto significativa – commenta il rettore Paolo Andrei – che l’Ateneo ha deciso di adottare, anche accogliendo la richiesta delle rappresentanze studentesche, per dare un sostegno concreto a studentesse e studenti e alle loro famiglie. Un altro passo in una direzione che ci sta a cuore e per la quale in questi anni abbiamo lavorato molto: quella della garanzia del diritto allo studio e delle pari opportunità. Già per l’anno accademico in corso l’Università di Parma aveva aumentato la soglia di 1.500 euro, ora saliamo di altri 2.500: in due anni siamo passati da 23mila a 27mila, un balzo in avanti credo molto importante per gli studenti e le studentesse e per le loro famiglie”.

Il meccanismo di tassazione adottato dall’Università di Parma si conferma dunque un sistema personalizzato, con una forte attenzione alla dimensione del diritto allo studio e nello stesso tempo modulare e premiante. L’importo della contribuzione è calcolato in misura progressiva sulla base dell’indicatore Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e considera, come ulteriori elementi, il merito dello studente e l’anzianità di iscrizione. Il contributo universitario personalizzato varia in base all’ambito scientifico disciplinare del corso a cui si è iscritti.

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