Valditara: “Per tutti stesse chance di successo formativo grazie a docenti tutor e Agenda Sud”

L’Agenda Sud partirà in via sperimentale in 210 istituti per “combattere concretamente la disperzione scolastica”

Mentre sta terminando il primo esame di maturità del governo Meloni, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sta portando avanti due importanti provvedimenti che saranno operativi già dal prossimo anno scolastico: l’introduzione di docenti tutor e orientatori nell’ultimo triennio di tutte le scuole superiori, e l’Agenda Sud, nelle scuole del Meridione con maggiori difficoltà.

Docente tutor

In una recente intervista il ministro ha sottolineato come la figura consista in un “docente particolarmente formato che insieme ai suoi colleghi studierà, strutturerà e coordinerà il percorso di personalizzazione”. L’obiettivo è quello di offrire “una formazione strutturata sulle singole abilità dello studente, in modo che i ragazzi che hanno più difficoltà possano recuperare e quelli che si annoiano in classe, perché sono più avanti, possano accelerare”.

Gli orari in cui agirà questa figura sono principalmente extra scolastici, riguardanti la fascia dei recuperi di materie fuori dalle normali lezioni. “Gli insegnanti coinvolti e il docente tutor saranno pagati”” per il servizio prestato, assicura il ministro. Il governo ha infatti stanziato i primi fondi e, in seguito, ne arriveranno altri, per sostenere questa misura insieme all’altra novità del docente orientatore. Una figura, quest’ultima, che in ogni scuola “consentirà alle famiglie e agli studenti di scegliere con consapevolezza il percorso scolastico futuro, in modo che sia più coerente con i propri talenti e con l’offerta del mercato del lavoro”.

Agenda Sud

La capacità degli studenti di entrare nel mercato del lavoro, una volta terminato il percorso di formazione, è sicuramente uno degli obiettivi del ministero dell’Istruzione e del Merito. Basato sull’idea che oltre a una buona attività di orientamento, ai diplomati servano anche solide competenze. Purtroppo, alcune scuole del nostro Paese, soprattutto al Sud, tendono a faticare nel raggiungimento di questo obiettivo. Lo stesso Valditara ammette che “l’Italia è spaccata in due dal punto di vista dei risultati scolastici, almeno stando agli indici internazionali di valutazione”. Da qui nasce l’iniziativa Agenda Sud perché, dice il ministro, “non possiamo più tollerare che i ragazzi che vivono nelle aree meridionali del Paese non abbiano le stesse chance di successo formativo di quelli che frequentano le scuole in altri territori”.

Si partirà presto, in via sperimentale, in 210 scuole con “un percorso che vuole combattere concretamente la dispersione scolastica e l’insuccesso formativo”. Le risorse messe sul campo, che potrebbero anche aumentare per coprire un maggior numero di istituti, servono ad “avere più insegnanti in quelle scuole che l’INVALSI aiuterà a individuare, formarli in maniera specifica, aumentare il tempo che gli studenti possono trascorrere a scuola nel pomeriggio con i docenti per svolgere attività curricolari o extra-curricolari”.

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