Dad, i dati dei presidi che smentiscono il ministro Bianchi

Circa il 32% di classi in Dad alla scuola dell’infanzia e del 23% alla scuola primaria. Medie e superiori: Dad al 9% e 29% di classi in Ddi.

Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, presenta idati risultati dal sondaggio presso gli iscritti sul contagio e dad a scuola, regione per regione. I dati sono stati forniti da 1300 dirigenti scolastici e sono relativi alla giornata di venerdì 21 gennaio. “Molti soci nelle scorse settimane ci hanno chiesto di predisporre un qudro della situazione che rappresentasse all’opinione pubblica e al Ministero la situazione nella quale si trovano ad operare”, afferma Giannelli.

I numeri dei presidi

“Parliamo di circa il 32% di classi in Dad alla scuola dell’infanzia e del 23% alla scuola primaria – spiega l’Anp nella nota -. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo e secondo grado, con una popolazione in larga parte vaccinata, la percentuale di Dad scende al 9% cui si contrappone un 29% di classi in Ddi – didattica digitale integrata – (modalità che non è presente nell’infanzia e nella primaria) per un totale di 38% di classi in qualche modo assenti. Per quando riguarda il personale docente e ATA la media nazionale degli assenti si attesta intorno al 7%”.

I presidi voglio così dimostrare, pubblicando i dati in loro possesso, quanto sia importante la trasparenza.”Si tratta di numeri in evoluzione che offriamo alla riflessione collettiva nella convizione che la trasparenza cosituisca presupposto fondamentale per la democrazia – afferma Giannelli -. Da settimane denunciamo il caos nel quale sono costrette a lavorare le scuole e la necessità di semplificare le misure di gestione dei casi di contagio. Apprezziamo, quindi, la dichiarazione odierna del sottosegretario Costa riguardante la necessità di mettere in atto una semplificazione delle regole per le scuole. Speriamo sia la volta buona”.

I sindacati denunciano la mancanza dei dati reali e non quelli aggregati

Le sigle sindacali che lunedì 24 gennaio erano sedute al tavolo tecnico previsto dal Protocollo d’intesa firmato con il Ministero hanno denunciato la mancanza, l’ennesima, di una data sulla fornitura dei dati non aggregati da parte del ministero e la mancanza del 20% delle strutture scolastiche nella fornitura di questi ultimi. “Durante la riunione, il dott. Iacopo Greco, capo Dipartimento delle Rirose umane e finanziarie del Ministero, ha illustrato attraverso una sintetica presentazione, i dati già resi noti dal Ministro durante l’audizione parlaentare“, scrive Flc Cgil. “Per quanto ci riguarda abbiamo confermato l’insufficienza dei dati. Rispetto alle vaccinazioni, inoltre, dai dati emerge che il 100% del persnale si è sottoposto alla prima fose, mentre sappiamo che siste una, pur ridotta, precentuale di fragili e/o non vaccinabili e di personale sospeso per non aver adempiuto all’obbligo. Necessario che le modalità e i criteri di raccolta dati vengano condivisi e non solo trasmessi dal Ministero, soprattutto in funzione delle difficoltà del loro inserimento che ci sono state sengalate dalle segreterie scolastiche”.

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