Università più green: 6 atenei italiani entrano nella top 100 mondiale. Primato a Bologna ma Padova guadagna 60 posizioni

L’Ui Green Metric World University Ranking ha pubblicato la classifica delle università più sostenibili al mondo. L’Alma Mater si piazza al 12esimo posto seguita dal Politecnico, l’Università di Torino, quella di Genova, il Politecnico di Milano e l’Università di Padova.
I titoli dei nuovi corsi ruotano attorno ai concetti di green e digitale con le parole chiave "competenze digitali” e “ambiente, sostenibilità, eco”

Sono l’Università di Bologna, il Politecnico e l’Università di Torino, quella di Genova, il Politecnico di Milano e l’Università di Padova gli atenei italiani più green. A decretarlo è la classifica dell’Ui Green Metric World University Ranking che ogni anno mette in fila le performance delle università più sostenibili al mondo.

Per quanto riguarda gli atenei nostrani è l’Università di Padova a fare il balzo in avanti più sostanzioso, con ben 60 posti guadagnati rispetto allo scorso anno, piazzandosi al 97esimo posto ed entrando, dunque, nell’ambita top 100. Il primato italico però è quello di Bologna che si piazza al 12esimo posto, mentre il Politecnico di Torino occupa la 20esima posizione seguito dall’Università di Torino (23esimo posto), l’Università di Genova (54esima) e il Politecnico di Milano all’80esimo posto.

Un risultato che soddisfa i vertici dell’ateneo veneto e diventato realtà grazie al miglioramento della performance in cinque indicatori sui sei valutati dalla classifica. “In particolare – spiega Mara Thiene, delegata ai Ranking  internazionali dell’Università di Padova – gli indicatori su Ambiente e Infrastrutture hanno visto un miglioramento grazie al nuovo Polo di via Beato Pellegrino, primo edificio gas-free dell’Ateneo che è valso un premio attributo per la prima volta ha ad una Università in Italia e ai progetti di recupero e valorizzazione degli spazi aperti, come quelli di Villa Revedin-Bolasco e dell’Orto Botanico, così come il progetto di mappatura del verde dell’Ateneo”.

Sono poi migliorati gli indicatori relativi a rifiuti, acqua e trasporti. Infine, “l’indicatore su didattica/Ricerca è migliorato grazie all’introduzione di nuovi insegnamenti dedicati a temi della sostenibilità ambientale, all’incremento dei fondi di ricerca per progetti sostenibili, all’aumento di eventi scientifici e culturali che fanno della sostenibilità il loro focus principale”, conclude Thiene.

“Il risultato testimonia l’attenzione che da tempo il nostro Ateneo dedica alle politiche di sostenibilità e alla virtuosa strada intrapresa per incentivare una ricerca e una didattica sempre più green – aggiunge Francesca Da Porto, prorettore alla Sostenibilità, ricordando che l’Ateneo ha redatto una ‘Carta degli impegni di sostenibilità’, che individua le linee di indirizzo strategico dell’Ateneo nel campo della sostenibilità su un orizzonte temporale quinquennale”. 

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