Trento, la scuola lo promuove e i genitori ricorrono al Tar: “Fategli ripetere l’anno”

Gli insegnanti ritengono che il bimbo abbia frequentato con profitto le elementari. Mamma e papà non sono d’accordo

Una coppia di genitori residenti in Trentino Alto Adige si è rivolta al tribunale amministrativo regionale per far bocciare il figlio. Il ragazzino frequenta la scuola elementare e secondo i genitori deve ripetere l’anno perché ha fatto molte assenze a causa di problemi di salute. I genitori si sono prima rivolti al consiglio di classe e poi sono andati dai giudici. Spiegando che vorrebbero anche cambiare scuola al ragazzino e hanno presentato una relazione di una psicoterapeuta. Mentre gli insegnanti ritengono che il bambino sia riuscito a frequentare con profitto l’anno scolastico anche con le assenze.

Stando agli atti depositati dall’avvocata Patrizia Colonna citati dal Mattino i due coniugi puntano ad anteporre il benessere del bimbo alla sua promozione scolastica. La discussione avrà luogo il 28 settembre. Per il magistrato che ha accolto il ricorso gli atti di promozione impugnati “appaiono inficiati dal denunciato vizio di eccesso di potere e travisamento dei fatti”. Anche in considerazione “dell’omessa valutazione delle ragioni dei genitori”.

I genitori chiedono al tribunale di bocciare il figlio

Si tratta di un caso singolare, dati i numerosi ricorsi presentati solitamente a fine anno per ragioni opposte. Tuttavia, a quanto riporta il quotidiano l’Adige, la decisione dei due coniugi è stata quella di anteporre il benessere del proprio figlio, garantendogli la possibilità di ripetere l’anno in modo più sereno dopo un periodo particolarmente difficile.

La decisione dei genitori è avvenuta al temine di un percorso scolastico in cui il figlio, a causa di problemi di salute, è stato assente dalle lezioni per lunghi periodi. Il bambino è riuscito comunque a stare al passo con i compagni, tanto da ottenere a fine anno una valutazione complessivamente positiva.

I genitori hanno, però, chiesto al dirigente scolastico di annullare la decisione e di permettere al figlio di ripetere l’anno. Di fronte al rifiuto del dirigente di convocare nuovamente il consiglio di classe, i coniugi si sono rivolti al giudice amministrativo. Con un decreto pubblicato prima dell’avvio delle lezioni, il Tar ha accolto in via cautelare la richiesta dei genitori, fissando la discussione in sede collegiale a fine settembre.

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