Professioni sanitarie, oggi al via il test nazionale

A differenza di Medicina i test non fanno parte dei tolc e saranno cartacei

Al via oggi il test per le professioni sanitarie, ma gli iscritti sono sempre di meno, tanto che, secondo la Federazione nazionale delle operazioni infermieristiche, senza un cambio di rotta è a rischio l’articolo 32 della Costituzione. Nel complesso emerge che in Lombardia sono 8.941 i candidati che oggi proveranno i test per l’ammissione ai corsi di laurea in professioni sanitarie: nel 2022 erano stati 9.767.

I dati

L’anno in corso ha visto, quindi, un calo dell’8,5% in Lombardia tra le 7 università, in linea con il -8,5% in Italia e leggermente sotto il -8,9% delle altre regioni del Nord. Il dato consolida un trend in atto da tempo: nel 2021 le domande di ammissione ai corsi erano state 11.440 nei 7 atenei lombardi, nel 2019 11.901, nel 2018 11.869.

Il problema è che, con una riduzione media che, per gli infermieri, è ad esempio del 10% di domande all’anno (-12,6% al Nord), si iniziano a registrare dei casi di atenei che non raggiungono nemmeno il numero di posti messi a bando. “Senza infermieri – è l’allarme lanciato dalla Federazione nazionale delle operazioni infermieristiche – l’Italia non avrà più un Sistema sanitario nazionale degno di questo nome, ci aspetta una lunga stagione assistenziale e non saremo più in grado di garantire salute a tutti. È una prospettiva concreta, reale, che comporta perdite economiche, sociali, oltre che un restringimento dei diritti civili”.

Da qui la richiesta di affrontare la “questione infermieristica“, ma lo stesso dicasi anche per le altre professioni, dall’ostetricia alla fisioterapia, che sembrano essere sempre meno attrattive per le nuove generazioni. “La sfida odierna sulla carenza di infermieri – rimarca Fnopi – va affrontata, oltre che quantitativamente con l’offerta formativa, anche qualitativamente con l’evoluzione degli attuali percorsi formativi offerti ai giovani futuri infermieri, i veri garanti dell’assistenza”.

Il test

Il test professioni sanitarie 2023 si svolgerà contemporaneamente in tutta Italia alle ore 13:00. La prova avrà una durata di 100 minuti e 60 quesiti a risposta multipla. I candidati devono presentarsi con largo anticipo nelle sedi individuate dagli atenei per consentire il normale iter per il riconoscimento. 

Le modalità di svolgimento del test professioni sanitarie 2023 sono stati decisi MUR nel decreto specifico che è stato pubblicato il 7 luglio. Il Ministero decide anche i posti disponibili su base nazionale mentre il testo dei quesiti rimane invece di competenza di ciascun ateneo, così come la graduatoria (che può venir stilata per preferenze o per merito). Il numero dei posti disponibili definitivi non è ancora stato pubblicato ma possiamo comunque farci un’idea grazie alle anticipazioni

Altra cosa importante da ricorda sul test di professioni sanitarie 2023 è che, a differenza di quanto succede per Medicina o Veterinaria, non ci sarà un’unica graduatoria nazionale. Ogni università, infatti, pubblicherà la propria graduatoria, che gestirà in modo completamente autonomo secondo le modalità indicate nel proprio bando. Esistono due tipi di graduatoria: quella per preferenze e quella per punteggio.

LEGGI ANCHE:

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

È veneta la più brava d'Italia ai test di Medicina: "Ho studiato da sola e su vecchi libri di quiz"

Next Article

La "guerra" delle Regioni sul ridimensionamento scolastico: la Toscana stoppa il taglio di 15 scuole deciso dal Ministero

Related Posts