Garantire l’assegnazione delle borse di studio che le Regioni non riescono a coprire per mancanza di fondi, rassicurare gli studenti che il piano casa contro il caro affitti a cui ha lavorato per tutta l’estate presto vedrà dei risultati concreti: sono questi gli obiettivi del ministro Anna Maria Bernini alla vigilia della partenza del nuovo anno accademico. La titolare del dicastero dell’Università e della Ricerca è intervenuta questa mattina ai microfoni di “24 Mattino” su Radio 24 facendo il punto sui punti più caldi che riguardano il mondo universitario: dal problema degli affitti per gli studenti passando per quelli che riguardano le borse di studio.
“Per me è legittimo protestare e farci polemica politica, ma voglio condividere i fatti. A maggio-giugno ho annunciato una richiesta a Comuni e Regioni e Demanio e Enti ecclesiastici di comunicare se avevano immobili utilizzati da segnalarci. Abbiamo lavorato tutta l’estate, i numeri grezzi sono 80mila posti letto tratti dalle segnalazioni – ha spiegato la Berinini – I posti ci sono e sono tanti, e i margini di scarto sono stretti. Dobbiamo fare un piano casa coi ministeri. Ora sono stati messi insieme 40mila posti letto per studenti, dobbiamo farne 60mila per il 2026. Abbiamo lavorato tutta l’estate, cerchiamo di capire e veniamoci incontro. Il Pd fa polemiche e i loro sindaci danno gli immobili, ma si gioca con la maglietta dello stesso colore. Noi del Miur insieme alle Università e Comuni e cabina di regia faremo un piano di allocazione progressiva di posti letto, 7.500 sono già disponibili da settembre. E i soldi degli alloggi saranno dati solo dopo che saranno realizzati”.
Un impegno che il ministro assicura anche su altro tema caldo, quello delle borse di studio. “Oggi incontrerò il ministro Giorgetti. La nostra priorità è il diritto allo studio, soprattutto borse di studio e di dottorato. Borse di studio con una specifica categoria che noi vorremmo tutelare, che non esclude tutte le altre, ma sono i cosiddetti idonei non beneficiari. Nello specifico, abbiamo aumentato l’ammontare delle borse di studio e anche la soglia ISEE, quindi più borse di studio a più persone – ha aggiunto il ministro Bernini – Tuttavia, le Regioni spesso non hanno a disposizione tutti i fondi necessari per coprire le borse. Quindi, noi stiamo cercando di metterci non solo nella nostra parte ma anche la parte delle Regioni che non riescono a farcela, così da garantire a tutti coloro che sono stati dichiarati idonei la loro borsa di studio”.
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