Su Twitter impazza l’hashtag #letroiedellamiascuola

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L’eco che ha accompagnato la morte di Carolina, la 14enne di Novara che si è tolta la vita perché perseguitata sul web dai suoi coetanei, non si è ancora spento, insieme al dibattito che è nato sui sempre più frequenti atti di cyberbullismo.

Proprio in questi giorni, però, su Twitter è stato lanciato un hashtag che è finito subito in cima ai Trending Topics, gli argomenti più discussi e seguiti del social network: #letroiedellamiascuola.

Qualche esempio? “#letroiedellamiascuola vanno girando mezze nude e hanno anche il coraggio di lamentarsi del freddo. Copriti no?“, “#letroiedellamiascuola la darebbero per una sigaretta (usata)“.

A twittare sono tutti ragazzi giovanissimi, maschi e femmine (a volte gli insulti più pesanti arrivano proprio dalle ragazze), mentre gli “adulti” non possono fare altro che leggere esterrefatti.

Carolina si suicida, giorni di belle parole e l’hashtag del giorno è #letroiedellamiascuola. Complimenti. ‘Sta generazione promette bene“, scrive la blogger Selvaggia Lucarelli.

Su “La Stampa”, Gianluca Nicoletti parla dei “piccoli misogini” alla conquista di Twitter.

C’è invece un fatto di natura più generale su cui dovrebbero riflettere i genitori di questi ragazzi, un loro particolare  atteggiamento che forse, se non ci fosse stato Twitter, non sarebbe stato registrato in maniera così spietata – scrive il giornalista – La domanda è una e inequivocabile: perché le ragazzine che twittano provano tanto disprezzo per le loro compagne? Perché gli altri imberbi bulletti, probabilmente ancora nella fase delle sperimentazioni autarchiche della sessualità, sono così massivamente spaventati dalle femmine? Tanto atterriti da trovare un consenso bulgaro tra loro, una fratellanza solidale che mai ci sarebbe stata nel campo dello sport, della musica, dell’ideologia, ma che improvvisamente esplode quando si tratta di parlare de letroiedellamiascuola?“.

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