Studiare in Giappone: quali sono le borse di studio e come fare domanda

Le due principali borse sono la Undergraduate Students e la Japanese Studis Students rivolte sia a chi ha già iniziato il percorso universitario e a chi ancora deve intraprenderlo

Il Giappone rappresenta l’Estremo Oriente in ogni sua declinazione. Letteratura, cinema, pittura, architettura rappresentano il Paese in tutta la sua ricchezza e fascino. Il Ministero dell’Educazione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia del Giappone (MEXT) offre ogni anno borse di studio “Undegraduate Students”, rivolte a cittadini italiani under 22 che siano in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado prima della partenza per il Giappone. La borsa permette, dopo un primo anno di preparazione – evitabile se conoscete già la lingua – di frequentare un’università giapponese, fino al conseguimento della laurea.

Un’altra tipologia di borsa di studio sono le “Japanese Studies Students”. Riservata a studenti iscritti a corsi di laurea triennale, la cui principale materia sia lingua/cultura giapponese. Per presentare domanda è necessario non essere laureati, condizione che va mantenuta fino al termine della borsa di studio; è inoltre necessario dimostrare di aver studiato lingua o cultura giapponese all’università per almeno un anno.

Documentazione

Application Form: il modulo va compilato e firmato, quindi scansionato in PDF. La foto può essere inserita in formato digitale all’interno del file pdf prima di stamparlo, oppure si può apporre la fototessera dopo la stampa del modulo. Direct Placement Preference Form: è facoltativo (cfr. Application Guidelines, “4. Direct Placement”, pagg. 2-3). L’elenco delle università giapponesi, con relativi codici, sarà reso disponibile successivamente. In caso non si abbia la lista in tempo utile per lo scadere della domanda, si consiglia di tralasciare l’invio di questo modulo, ma di indicarre “Yes” nella colonna “Direct Placement” del file excel “2024 Gakubu Basic Information Sheet”.

Academic Transcript: servono le pagelle di tutti i 5 anni di scuola superiore. Possono essere una versione digitale, se recano un timbro digitale o simili; oppure si potrà produrre una copia conforme all’originale (per l’elenco degli esami universitari, andrà bene un documento stampato dal sito dell’università, ma non un’autocertificazione). Se sono in lingua italiana, andranno accompagnati da una traduzione in lingua inglese o giapponese a cura della candidata o del candidato. Certification of graduation: anche in questo caso andrà bene una copia conforme all’originale del diploma di maturità (o un attestato rilasciato dalla scuola che certifichi che il candidato si è diplomato); se non si è ancora diplomati, inviare un documento che attesti l’ammissione all’esame di Stato, ove possibile.

Lettera di raccomandazione. Andrà bene, per questa prima fase, una lettera in pdf con firma in digitale del docente. Se si è invitati a sostenere il test scritto, andrà consegnato l’originale cartaceo con firma a penna. Il modulo presente sul sito è solo un esempio, il docente potrà scrivere la lettera come meglio ritiene (preferibilmente su carta intestata della scuola/università). Certificate of Health: il modulo andrà compilato da un medico (in lingua inglese o con traduzione allegata), timbrato e firmato – non andrà allegata nessuna analisi, lastra etc. Sarà necessario consegnare anche questo documento, al test scritto, insieme al resto dei documenti.

    Come fare il visto

    Se si è intenzionati a partire per il Giappone, i tuoi enti di riferimento sono: l’Ambasciata del Giappone in Italia, l’Ambasciata italiana in Giappone e gli istituti di cultura italiani in Giappone. Per entrare in Giappone come studente è necessario richiedere un visto studentesco. Inoltre, se si diventa borsista del governo giapponese – il Giappone in qualche modo “investe” sugli studenti che in futuro potranno contribuire ad alimentare lo scambio economico, culturale e di persone fra Italia e Giappone.

    Come primo passo, dovrai essere iscritto ad un ente di formazione. Per i corsi di lingua giapponese, per l’università e altri enti di formazione dovrai recarti in Ambasciata con i seguenti documenti: passaporto valido; foto e certificato di eleggibilità che viene rilasciato dall’Ufficio Immigrazione giapponese in base alla richiesta da parte della scuola. Una volta che l’Ufficio Immigrazione giapponese ha approvato la richiesta, invierà il certificato di eleggibilità alla scuola. A quel punto verrà inviata una mail in cui si chiederà il pagamento di parte del costo del corso e la scuola invierà il CdE (certificato di eleggibilità) direttamente a casa. Se non si ha un lavoro o esperienza lavorativa di almeno 3 anni, servirà un documento in cui un adulto figurerà come garante finanziario.

    In caso di contratto di lavoro, si può presentare la busta paga, come self sponsor (lavoro full time da almeno 3 anni). Inoltre, si dovrà dimostrare di essere autonomi dal punto di vista economico. In Giappone è possibile iniziare gli studi con un visto studentesco solamente nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre. Il visto studentesco, consente di lavorare part-time per 28 ore a settimana. L’approvazione ed il conseguente rilascio del visto avvengono circa ad un mese dall’inizio delle lezioni.

    Gli studenti che pianificano un soggiorno di oltre 90 giorni devono richiedere la “Non japanese registration card” e la durata viene stabilita in a base a quella del visto. La card è una sorta di carta di identità in cui figurano i dati personali, foto, residenza e periodo di soggiorno. Se durante la permanenza in Giappone con il visto studentesco si trova lavoro, si può richiedere la conversione del visto studentesco in visto lavorativo.

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