Sospetti su due concorsi da ricercatore negli atenei di Trieste e Sassari: “Intervenga il Ministero”

Un’interrogazione presentata in Parlamento chiede alla ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, di fare luce su due concorsi che riguardano il settore dell’archeologia negli atenei di Trieste e Sassari. Un super esperto di fama internazionale sarebbe stato “scavalcato” da persone senza requisiti validi. In un caso una candidata avrebbe svolto la prova orale online collegandosi con l’account della docente che avrebbe dovuto dirigere il progetto oggetto del concorso.

Due concorsi universitari sospetti e che hanno visto entrambi la bocciatura di un esperto di fama internazionale a vantaggio di perfetti sconosciuti. È quanto ha denunciato in un’interrogazione presentata in Parlamento la senatrice Margherita Corrado che, dopo l’esperienza passata nel MoVimento 5 Stelle, adesso siede tra i banchi del gruppo Misto, e che chiede alla Ministero dell’Università di intervenire e fare luce sulle “forti anomalie” che sarebbero presenti all’interno delle due procedure.

I concorsi universitari sui quali la senatrice chiede alla ministra Maria Cristina Messa di fare luce hanno come comune denominatore il ricercatore Paolo Storchi, autore di scoperte archeologiche tra le più importanti degli ultimi anni. Sia a Trieste che a Sassari, sedi dei due atenei dove Storchi ha partecipato alla selezione per un posto da ricercatore, il suo nome sarebbe stato scartato a vantaggio di altri candidati che, secondo la senatrice, non potevano avere i suoi stessi requisiti accademici.

Nel primo caso, quello dell’Università di Trieste, in palio c’era un posto di ricercatore a tempo determinato tipo A per individuare chi si occupasse della creazione di un parco archeologico. “Ebbene, risulta che una candidata, nello sconcerto generale, si sia presentata al colloquio orale on line attraverso l’account della professoressa che avrebbe poi diretto il progetto – denuncia la parlamentare nella sua interrogazione – come documentato da vari screenshot degli altri candidati”.

Ma le anomalie riguarderebbero anche il concorso per ricercatore a tempo determinato tipo B in topografia antica dell’università di Sassari. “In questo caso – aggiunge la senatrice Corrado – i criteri valutativi sono stati disegnati così puntualmente sul predestinato e non sulla materia oggetto di concorso. Anche perché lo stesso Storchi, nonostante l’abilitazione ministeriale per professore associato concessa con parere esterno positivo da un ordinario di topografia antica, una laurea triennale in topografia antica (110 e lode), una laurea specialistica in topografia antica (110 e lode), un master, la specializzazione in archeologia classica con tesi in archeologia del paesaggio perfezionamento presso la Scuola archeologica italiana di Atene su temi topografici, e attualmente professore a contratto di archeologia del paesaggio all’università di Bologna, non è risultato neppure idoneo“. Il vincitore, si legge nell’interrogazione, alla fine è stato un architetto “che non avrebbe conseguito nemmeno l’abilitazione nazionale”.

Da qui la richiesta alla ministra Messa: “È urgente procedere ad una revisione del sistema di reclutamento universitario mediante l’istituzione di una commissione per il controllo dei concorsi che si occupi di capire se i criteri di selezione non siano, come purtroppo quasi sempre accade, modellati ad personam e di fornire testimoni che assistano a tutte le prove orali, per accertare che il punteggio non sia attribuito ai candidati per ragioni di simpatia o sentimento” ha concluso la parlamentare del gruppo Misto.

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