Sorpresa allo Young International Forum: i giovani sognano l'estero ma non conoscono l'italiano

Non conoscono il significato di “empatia” o “assertività” ma sognano di studiare e lavorare nei Paesi anglosassoni. Pensano che tra magistrato, avvocato e notaio ci sia una differenza ma non saprebbero spiegare quale. Poi però sono preparatissimi sul funzionamento dei test di ingresso e sulle università a numero chiuso. Sono i 5.000 giovani provenienti da Emilia Romagna, Umbria, Marche e Toscana che hanno partecipato alla due giorni dello Young International Forum di Rimini, ragazzi iscritti a istituti tecnici, alberghieri ma anche licei, che una volta giunti al Palacongressi si sono messi alla prova con JOBS, il primo gioco da tavolo per le scuole italiane realizzato dalla Fondazione Italia Orienta.

 “Dalle giornate di studio di Rimini, grazie anche a JOBS, abbiamo avuto la conferma che i giovani non conoscono le professioni e i mestieri, e la loro scelta degli studi è totalmente scollegata dal mondo del lavoro”. Mariano Berriola, presidente di Italia Orienta, lancia un grido d’allarme: “Dobbiamo porre rimedio a questo gap che è alla base di scelte inadeguate, foriere di abbandoni universitari e difficoltà d’inserimento professionali”.

 Oltre ai Paesi anglosassoni, in cima alle preferenze si colloca la Francia, mentre gli alunni degli istituti alberghieri sembrano maggiormente pronti all’ingresso nel mondo del lavoro e hanno chiesto quali fossero le opportunità nel settore della ristorazione in Germania, Stati Uniti, Canada e Australia. Chi si è rivolto all’Area Internazionalizzazione dello Young International Forum, come Sara, 17 anni di Modena, pensa che andare all’estero sia il modo migliore per collegare studio e mondo del lavoro. “Una studentessa di medicina negli Stati Uniti viene messa a contatto con il paziente fin dal primo anno, da noi invece prevale sempre la teoria sulla pratica”, spiega sconsolata.

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