Criticati, insultati e messi alla gogna, ma in un secondo anche rivalutati e fatti salire agli onori della cronaca. Ultimamente sembra infatti che i social network siano il migliore strumento per trovare lavoro. A rivelarlo è l’agenzia stampa Reuters, che ha evidenziato come la ricerca di un’occupazione ai tempi della recessione passa specialmente per cellulari e social network.
Dall’inizio della crisi, nel dicembre 2007, sono circa 6,7 milioni i lavoratori che hanno perso il posto, secondo le statistiche più recenti. Nel frattempo, la popolarità dei siti di social networking come Facebook, LinkedIn e Twitter – usati da milioni di utenti ogni giorno – è letteralmente esplosa. E, oltre a trasformare il panorama socio-culturale, i siti del genere stanno cambiando anche il processo di job-seeking, permettendo ad un numero sempre maggiore di persone di connettersi con i potenziali datori di lavoro, promuovere le proprie competenze, creare gruppi di sostegno e cercare inserzioni e contatti.
“La tecnologia dei cellulari e i social network hanno cambiato le modalità di ricerca del lavoro”, spiega Susan Joyce, di Giobbe-Hunt.Org, un sito che offre suggerimenti per la ricerca di lavoro online. “Non c’è più bisogno di rimanere incollati al cellulare o al computer di casa”.
Grazie ai dispositivi portatili sempre più diffusi, qualsiasi aspirante candidato che abbia una connessione a Internet o uno smartphone può compilare il suo curriculum, visualizzare le inserzioni di lavoro e contattare i potenziali datori mentre è fuori casa.
Secondo Joyce, uno dei modi più sicuri per compilare un curriculum online è creare un profilo su LinkedIn, popolare sito di business networking che consente di pubblicare le proprie competenze, la storia lavorativa, gli obiettivi professionali e il contatto che si vorrebbe. “L’operazione – aggiunge – si può fare tramite il Blackberry di Research in Motion o l’iPhone di Apple. Il profilo su LinkedIn è veramente il curriculum del futuro”.
Molti, ad esempio, hanno cominciato ad usare Twitter, servizio di microblogging che permette agli utenti di pubblicare messaggi di 140 caratteri. Certo è improbabile che via Twitter si venga assunti, ma i candidati “twittano” sempre più spesso messaggi che sottolineano competenze, esperienze ed obiettivi professionali, postando sul servizio di micro-blogging anche link al proprio curriculum.
Twitter viene usato anche per seguire i responsabili del recruitment o le società di interesse, e per tenersi informati sugli eventi di networking nel mondo “reale”: è capitato che persone in cerca di occupazione leggessero inserzioni o annunci di eventi che – se non fosse stato per il loro account Facebook o Twitter – non avrebbero mai visto.
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