Sesso, in arrivo un gel che protegge donne da infezioni e gravidanze

nuovo contraccettivo donne

Nuovo contraccettivo donne Scienziati australiani stanno sviluppando un contraccettivo femminile a base gelatinosa che ha l’obiettivo di proteggere da infezioni trasmesse sessualmente, oltre a prevenire la gravidanza. Il composto, che potra’ essere applicato con una spugnetta o un anello vaginale da inserire due o tre giorni prima di un rapporto sessuale, e’ unico in quanto si attiva solo a contatto con lo sperma.

Il composto per ora e’ stato sperimentato con successo a test solo in provetta e non ha effetti tossici, ha riferito John Aitken, biologo della riproduzione umana dell’Universita’ di Newcastle, che guida il progetto, al forum ‘Fare figli nel 21/o secolo’ oggi a Sydney. L’invenzione, se confermata dai prossimi studi, sarebbe innovatrice in quanto il composto non uccide lo sperma ma mira al meccanismo che gli consente di ‘nuotare’ ed e’ quindi molto piu’ sicuro per la donna, ha spiegato. ”Come un ‘bella addormentata’, si sveglia solo al momento dell’inseminazione”.

Ora che l’azione chimica e’ stata messa alla prova, seguiranno sperimentazioni su topi e quindi umane, ha aggiunto. Finora non esistono composti ad azione locale che si possano applicare per prevenire le malattie trasmesse sessualmente, oltre al ‘classico’ spermicida, che e’ ”un rozzo inibitore della fecondita”’, ha spiegato ancora Aitken. ”A causa della sua azione distruttiva, le donne che lo usano frequentemente, specie le lavoratrici del sesso, hanno un rischio significativamente maggiore di contrarre l’Hiv.

Una donna vuole essere in grado di avere rapporti sessuali senza timori di non restare incinta, o di contrarre qualche terribile infezione”. Da quando la pillola e’ stata introdotta nel 1959, non vi sono state nuove forme di contraccezione, ha ricordato lo studioso. ”Ora siamo in un ambiente completamene diverso. Abbiamo bisogno di contraccettivi secondo le esigenze del 21/o secolo, e una di queste esigenze e’ che vi e’ un rischio assai maggiore di contrarre malattie trasmesse sessualmente, rispetto agli anni ’50 e ’60, quando ad esempio l’Hiv praticamente non esisteva”.

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