Ricerca, l’Italia si candida per ospitare l’Einstein Telescope. Bernini: “Portare nel nostro Paese il futuro”

Il primo Nobel Giorgio Parisi ha accettato di presiedere il Comitato a sostegno della candidatura italiana

“Vogliamo portare in Italia l’Einstein Telescope, il futuro osservatorio di onde gravitazionali previsto dall’Europa, per cui competiamo con i Paesi Bassi. Un progetto di straordinaria importanza che potrà rafforzare la leadership del nostro Paese nell’ambito delle grandi infrastrutture di ricerca, grazie all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e a tutti gli attori coinvolti, e che potrà dare eccezionali opportunità al territorio”. Lo ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, intervenendo alla XV Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla Farnesina.

“Il sito più idoneo è la miniera di Lula in Sardegna, un luogo poco antropizzato e a scarsissimo rischio sismico. Ci tengo a ringraziare di cuore il professor Giorgio Parisi – ha aggiunto il Ministro Bernini – che ha accettato la mia proposta di presiedere il Comitato a sostegno della candidatura italiana che costituiremo formalmente nelle prossime settimane. Il successo di questa candidatura è affidato anche alla nostra rete diplomatica: le Ambasciate e la Rappresentanza a Bruxelles saranno fondamentali nella promozione e nel coinvolgimento internazionale sulla candidatura italiana. Uno dei nostri obiettivi strategici è portare nel nostro Paese il futuro”.

L’Einstein Telescope

Il progetto Etic (Einstein Telescope Infrastructure Consortium) punta a costruire in Italia l’Einstein Telescope, il nuovo grande osservatorio europeo per le onde gravitazionali. Etic, di cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) è proponente e capofila, è finanziato con 50 milioni di euro del Pnrr e si occuperà della preparazione e della realizzazione (entro i prossimi 30 mesi) dello studio di fattibilità del sito italiano individuato, la miniera dismessa di Sos Enattos in Sardegna, e della creazione di una rete di laboratori di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie che saranno adottate dal nuovo osservatorio.

“È di fondamentale importanza per il nostro Paese prepararsi al meglio per la sfida scientifica e tecnologica rappresentata dalla realizzazione dell’Einstein Telescope”, afferma Michele Punturo, ricercatore della sezione di Perugia dell’Infn e coordinatore scientifico di Etic. “Per questo Etic è un progetto strategico, perché offre le condizioni e le risorse per condurre le ricerche necessarie allo sviluppo delle nuove tecnologie che serviranno a raggiungere la sensibilità prevista dal nuovo telescopio – continua Punturo – ad esempio, nuovi sistemi per l’abbattimento del rumore sismico e di quello termico, e nuovi materiali per realizzare gli specchi”.

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