Registro elettronico, da settembre si parte. Ma nessuno ancora lo sa

Registro elettronico

 

Da settembre il registro elettronico sostituirà quello cartaceo in tutte le scuole, ma in pochi, tra studenti e genitori, ne sono informati. Questo uno dei risultati del sondaggio promosso da Kion.

La soluzione del registro elettronico era stata voluta dall’ex ministro Francesco Profumo con l’intento di rendere più trasparenti e immediate le comunicazioni tra scuola e famiglia. Attraverso l’informatizzazione dei registri, infatti, è possibile controllare voti e presenze degli studenti senza dover aspettare le consuete riunioni con i professori.

L’indagine Kion, tuttavia, svela come ben il 45% degli istituti sia ancora sprovvisto del registro elettronico, mentre per il restante 55% se ne preveda un utilizzo solo parziale. Disinformate anche le famiglie: una su due, infatti, non è al corrente della novità.

Più in generale la ricerca mostra come le scuole vivano l’introduzione del registro elettronico come un’imposizione di legge piuttosto che una possibilità da sfruttare.

Un’imposizione, peraltro, che rischia di assottigliar ulteriormente i budget scolastici. Come ha ricordato Domenico Pantaleo, della Flc Cgil: “Il registro elettronico è stato introdotto in maniera improvvisata. E, ancora una volta, senza risorse. La verità è che ci sono scuole 2.0 e altre che invece hanno difficoltà perfino a dotarsi degli strumenti tecnologici ordinari”.

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