Reclutamento docenti, primo sciopero contro il decreto. E adesso si apre il nodo sulle graduatorie per le supplenze

L’Anief ha proclamato uno sciopero nazionale per il prossimo 6 maggio contro il decreto che ha fissato le nuove regole per l’abilitazione all’insegnamento. “E’ una riforma che fa acqua da tutte le parti e che penalizza gli insegnanti”. E intanto l’ex ministra Azzolina lancia l’allarme sul rinnovo delle graduatorie provinciali per le supplenze.

Il sindacato Anief ha proclamato per il prossimo 6 maggio uno sciopero contro la riforma di reclutamento approvata la scorsa settimana dal Governo per cambiare, attraverso il Decreto Pnrr 2, le modalità di accesso, formazione e valutazione degli insegnanti.

“È un piano di riforma impraticabile che fa acqua da tutte le parti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché non valorizza né la formazione né la professione dell’insegnante. E sul reclutamento possiamo scommettere sin d’ora che la montagna partirà il topolino, con almeno i due terzi dei posti che rimarranno vacanti per via di un meccanismo di stabilizzazione complesso ed estenuante. Ecco perché il 6 maggio manderemo un segnale importante, assieme a tutti i lavoratori della scuola: quel decreto così come è stato approvato dai ministri è impresentabile”.

Intanto il Ministero deve affrontare un’altra polemica, quella che riguarda le graduatorie delle supplenze. “Mi giungono in queste ore centinaia di sollecitazioni su una questione che riguarda il rinnovo delle graduatorie provinciali per le supplenze – scrive su Facebook l’ex ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina – quando da ministro istituii le GPS, superando il blocco lasciato dalla legge ‘buona scuola’, che impediva ai neolaureati di inserirsi nelle graduatorie, l’amministrazione del Ministero riuscì a completare la procedura nonostante le tempistiche fossero strettissime, salvaguardando le posizioni di tutti”.

In quell’occasione le domande aprirono il 22 luglio e si chiusero il 6 agosto, con tempi adatti a consentire anche ai diplomandi, agli specializzandi sul sostegno e ai laureandi di acquisire il titolo e presentare domanda. “Ora sento invece che le procedure si svolgeranno tutte entro i primi giorni di maggio – ammonisce l’ex ministra Azzolina – Attenzione questa anticipazione porterà all’esclusione di tutta una serie di categorie. Saranno “tagliate fuori” migliaia di persone senza alcun motivo, da chi si laurea nelle sessioni di giugno e luglio agli specializzandi sul Sostegno e ai diplomandi. Ancora una volta saranno i più giovani a rischiare di essere penalizzati. Sarebbe assurdo”.

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