Quasi un’assunzione su due è considerata di difficile reperimento: il rapporto

Secondo il rapporto Excelsior di Unioncamere-Anpal siamo davanti ad un problema che è ormai cronico e va risolto al più presto

Assunzioni sempre più difficili. Benché ci sia una fame di profili tecnico-scientifici in Italia le famiglie scelgono ancora per il 57,1% un liceo per i propri figli. L’ennesima fotografia di un’italia arroccota su posizioni poco aderenti alla realtà è stata scattata questo mese dal rapporto Unioncamere-Anpal sulle difficoltà di reperimento dei profili lamentati dalle aziende italiane.

Ormai quasi un’assunzione su due è considerata complessa (45,6% di media), ben sopra il periodo pre covid (30%) e con picchi del 60/70% per i profili tecnico-scientifici. Benchè i licei la fanno ancora da padrone nella scelta delle famiglie per dare un futuro ai propri figli, sopratutto gli scientifici, è da evidenziare una lenta crescita dei tecnici che si attestano al 30,9% (+0,2% rispetto il 2022-2023) ma evidentemente insufficiente per rispondere alle richieste delle aziende che fanno sempre meno ricerca e sviluppo al loro interno.

Almeno 4 mesi per assumere

Certe volte la figura che l’azienda cerca non si trova proprio. Altre volte, secondo il rapporto, ci possono volere anche oltre quattro mesi per ricoprire un posto vacanze per quanto riguarda un profilo ad alta specializzazione. Ad esempio, per gli operai specializzati il mismatch, cioè il divario temporale di assunzione tra il profilo ricercato e l’effettiva occupazione, è del 61,9% per gli operai specializzati, del 51,6% per le professioni tecniche e scende al 47,5% per intellettuali, scientifiche e ad alta specializzazione. Mentre per i conduttori di impianti siamo al 49%. E trovare i giovani non è poi così semplice benché la disoccupazione giovanile sia al 22,1%: per le assunzioni programmate rivolte preferenzialmente agli under 30 si registra una reperibilità media del 48% .

Anche i laureati scarseggiano, un gap che viene confermato dato che l’Europa più volte ha avvertito l’Italia del basso numero di laureati che ogni anno riescono a raggiungere il titolo rispetto ai propri colleghi europei. Per loro la domanda è aumentata ma quasi uno su due risulta “introvabile”. Eppure la lettera che il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva inviato a fine 2022 alle famiglie ricordava come secondo l’ultimo rapporto Almadiploma a 12 mesi dalla Maturità fosse occupato il 50% dei tecnici e il 54% dei professionali.

I pcto

Nei mesi scorsi Unioncamere ha lanciato la piattaforma Excelsiorienta “con l’obiettivo di orientare meglio gli studenti nel mondo del lavoro”. Ci sono realt come Altagamma che con il progetto “adotta una scuola”, nato nel 2021 in collaborazione con il ministero dell’Istruzione portano 23 imprese ad incontrare circa 80 classi nelle scuole. Ed in alcuni casi vi è una doppia collaborazione, come avviene per l’Istituto Benvenuto Ciellini di Firenze “adottato” dai marchi Gucci e Ferragamo. Fendi, invece, ha attivato progetti con l’Ipsia Ostilio Ricci di Fermo e l’Istituto Statale Russel-Newton di Scandicci.

Formule necessarie per invertire il mismatch. Secondo un altro studio Altagamma-Unioncamere saranno richiesti nei prossimi mesi 108mila profili nell’utomotive, 94mila nella moda, 64mila nell’alimentare, 46 mila nel design e mobile, 36 mila nell’ospitality.

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